Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 842, presentato da Stefano Balleari (FdI) e sottoscritto da tutti i gruppi, con il quale si impegna la giunta a farsi portavoce presso il governo delle esigenze del comparto dell’autoriparazione, in relazione agli effetti distorsivi che ostacolano il raggiungimento di una effettiva libera concorrenza, non solo nell’interesse della categoria ma, soprattutto, dei consumatori garantendo sicurezza e qualità delle riparazioni. Nel documento si ricorda che la normativa in vigore, pur consentendo al danneggiato e all’assicurato la libera scelta del proprio riparatore, non ha prodotto risultati utili per garantire davvero la libera concorrenza.
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Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità anche l’ordine del giorno 843, presentato da Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) e sottoscritto da tutti i gruppi, con il quale si impegna la giunta a intervenire, anche attraverso la Conferenza delle Regioni, nei confronti del Parlamento e del Governo, affinché siano assunte iniziative specifiche, anche di natura legislativa, per garantire il pieno rispetto di quanto previsto dalla legge 124 del 2017 in materia di libertà di scelta del servizi di autoriparazione dal parte del cittadino-automobilista che prevede per l’assicurato con polizza RC auto, di ottenere l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato, avvalendosi di imprese di autoriparazione di propria fiducia.
«Ad oltre cinque anni di distanza dall’entrata in vigore della Legge annuale per il mercato e la concorrenza – commenta Giuseppe Pace, presidente regionale e nazionale di Confartigianato Carrozzieri – assistiamo ancora alla stipulazione di contratti che violano il diritto di scelta e di integrale risarcimento del danno. L’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale ligure costituisce un segnale di speranza affinché vengano intraprese iniziative specifiche, volte a tutelare non solo la libertà di scelta del cittadino, ma anche la libera e piena concorrenza tra le imprese di autoriparazione, ricordando anche la loro prevalente natura di imprese artigiane».