Quattro donne contro la violenza sulle donne

Venerdì 25 novembre si celebra la “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”. Tra gli appuntamenti più significativi, a Savona, si segnalano la presenza del giudice Fiorenza Giorgi presso l’istituto Ferraris-Pancaldo.
Alle 10, nell’aula “Paolo Borsellino” Fiorenza Giorgi, coordinatore della sezione penale del tribunale di Savona incontrerà le studentesse e gli studenti e parlerà di: “Cyberbullismo e revenge sex. Insidie e conseguenze delle nuove violenze telematiche”.


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Altre iniziative sono previste, in istituto, nella mattinata, tra cui il posizionamento di una sedia rossa legata alla campagna “Posto occupato” che recita: «Posto occupato è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga».

Una sedia simile sarà “occupata” anche nella Sala Stella Maris di piazza Rabagliati in porto dove, alle 17 e 30, il questore Alessandra Simone parlerà di “Protocollo Zeus. La prevenzione dei reati di stalking e violenza domestica”. Il pomeriggio sarà arricchito dalle pianiste Elena Buttiero e Anita Frumento che eseguiranno musiche composte da donne tra l’Ottocento e i primi del Novecento in un programma intitolato: “L’emancipazione delle donne attraverso la loro musica”.

Le iniziative sono organizzate dall’Istituto Ferraris-Pancaldo e dall’Associazione Allegro con Moto con il sostegno del Comune di Savona e della Fondazione De Mari.

Le protagoniste della giornata

Fiorenza Giorgi è nata a Savona. Laureata in Giurisprudenza nel 1978, nel maggio 1981 è entrata in magistratura, prestando servizio presso il Tribunale di Novara, la Pretura di Genova e, dal 1987, presso il Tribunale di Savona, dove attualmente è Coordinatore della sezione penale, dopo aver, dal 2001 al 2010, svolto funzioni di Giudice della sezione civile, occupandosi in particolare di diritto di famiglia nonché di Giudice tutelare e, dal 2011 al gennaio del 2021, con funzioni di Giudice per le indagini preliminari.
Per oltre dieci anni ha partecipato quale docente ai corsi di formazione delle volontarie di “Telefono Donna”; dal 2003 è stata chiamata a partecipare, quale relatore, ai corsi organizzati dall’Aiaf (Associazione italiana degli avvocati della famiglia).
Ha ricevuto dalla Fidapa di Albenga il premio “Donna dell’anno” e nel marzo 2019 il premio “Senza rossetto” dello Sportello antiviolenza “Alda Merini” del Comune di Albissola Marina.
Appassionata di musica lirica e cultrice del dialetto savonese, ha scritto quattro libretti dedicati ai modi di dire savonesi e, con Irene Schiavetta, è autrice di cinque libri gialli.

Alessandra Simone, originaria di Reggio Calabria, laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Messina, abilitata alla professione forense, ha conseguito il Master universitario di secondo livello in violenza all’infanzia e psicologia del trauma presso l’Università Cattolica di Milano, la specializzazione in “security management” presso l’Università Bocconi di Milano ed il Master universitario di secondo livello in criminologia forense presso l’Università C. Cattaneo LIUC di Castellanza. Ha alle spalle una lunga carriera in Polizia. Ha diretto complesse indagini sia sul fronte della lotta alla criminalità organizzata che in materia di contrasto ai reati contro la persona.
Inizia la sua carriera in Polizia da commissario nel 1993, in Calabria, con vari incarichi, dirigendo anche la Sezione omicidi e la Sezione criminalità organizzata della Squadra mobile della Questura di Reggio Calabria.
Nel 2002 è stata trasferita a Milano dove è stata Capo ufficio stampa – Portavoce del Questore, in seguito dirige la sezione reati contro la persona della Squadra mobile per poi ricoprire il ruolo di Vice dirigente dello stesso ufficio.
Nel 2012, promossa primo dirigente, ha diretto diversi Commissariati della Questura di Milano per arrivare a dirigere, nel 2017, la Divisione anticrimine.
L’8 maggio 2021 è stata promossa Dirigente superiore con l’incarico di Ispettore generale presso l’Ufficio centrale ispettivo di Roma.
Particolarmente impegnata sul fronte del contrasto della violenza alle donne e degli abusi ai minori, ideatrice del protocollo “Eva”, il modello operativo utilizzato dagli operatori di polizia nel primo intervento in caso di maltrattamenti in famiglia, e del “Protocollo Zeus” che prevede l’introduzione della cosiddetta “ingiunzione trattamentale” nei decreti di Ammonimento del Questore per stalking, maltrattamenti in famiglia e cyberbullismo con lo scopo di incidere sul rischio di recidiva. Entrambi i protocolli sono stati adottati dalla Polizia di Stato a livello nazionale.
Ha partecipato, su questo delicato tema, a numerosi convegni nazionali. Il 7 dicembre 2021 riceve “L’Ambrogino d’oro” prestigioso riconoscimento conferito dal Comune di Milano, per aver reso un apporto straordinario alla Comunità nel contrasto alle violenze domestiche con l’ideazione del “Protocollo Zeus”.

Elena Buttiero diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Torino, ha tenuto concerti in molte città italiane, in Svizzera, Germania, Irlanda, Francia, Serbia, Romania, Stati Uniti, Canada, Tanzania, Argentina e Uruguay. Ha registrato gli album “Continental Reel” e “A Cheap Present” in qualità di arpista con la formazione Birkin Tree. Con il mandolinista Carlo Aonzo ha effettuato tre tournée negli Stati Uniti e pubblicato due album: “Il mandolino italiano nel Settecento” dedicato al repertorio barocco per mandolino e spinetta e “Fantasia poetica” con repertorio romantico per mandolino e pianoforte. Nel 2009 il Duo ha ottenuto il Premio Regionale Ligure per la sezione Cultura, indetto dalla Regione Liguria. Ha pubblicato il cd “Arethusa Consortium” con repertorio per due arpe celtiche e plettri ed il cd “Saluti dall’Italia” oltre al disco dal vivo “Lontano nel mondo”. Nel 2021 pubblica “Non sembiava immagine che tace. Cesare San Fiorenzo e la Divina Commedia” (con Anita Frumento) e, nel 2022, “La ghironda alla corte di Francia” (con Francesco Giusta).
Nel campo della didattica ha pubblicato per l’editore Carisch/Hall Leonard metodi di solfeggio e pianoforte.

Anita Frumento si diploma presso il Conservatorio “Ghedini” di Cuneo ed ottiene il Diploma accademico di secondo livello in pianoforte ed in musica da camera con il massimo dei voti e la lode studiando con Sergio Lattes e Massimiliano Damerini presso il Conservatorio “Paganini” di Genova e con Massimo Cottica presso il Conservatorio “Nicolini” di Piacenza. Seguita da Sandro D’Onofrio ed Andrea Conenna presso il Conservatorio della Svizzera italiana ha concluso il “Master of Arts in Music Pedagogy” con una tesi sulle lezioni collettive di pianoforte e frequentato i seminari di Elementary Music Education tenuti da Silvia Klemm. Ha approfondito il repertorio cameristico e contemporaneo con L. Bartelloni, M. Caroli, L. Castellani, il Trio Debussy presso l’Accademia di Musica di Pinerolo, R. Gubler e F. Thouand; il repertorio antico con D.Fratelli, S. Molardi, B. Petrucci, M. Valli, B. Zanichelli ed O. Zoboli. Vincitrice di numerosi Concorsi internazionali, ha partecipato ad importanti rassegne in Italia ed all’estero, collaborando con l’Ensemble Nuove Musiche di Savona, l’Orchestra sinfonica di Savona e l’Ensemble ‘900presente e la Divisione ricerca e sviluppo del Conservatorio della Svizzera italiana, eseguendo in prima assoluta alcune opere di emergenti compositori contemporanei. Si esibisce regolarmente in Italia ed all’estero nel Duo Liberty con il sassofonista Enea Polliotto e nel Duo Gymel con il pianista Rodolfo Saraco. È docente presso il Centro artistico Mat di Lugano (Svizzera) e Direttrice didattica della Sezione musica classica. È anche docente di pianoforte di ruolo presso il Liceo musicale “P. Bausch” di Busto Arsizio. Insieme a Elena Buttiero ha registrato, nel 2021, l’album “Non sembiava immagine che tace. Cesare San Fiorenzo e la Divina Commedia”.