“Paradiso XXXIII” di e con Elio Germano e Teho Teardo, in scena al Teatro Chiabrera

RAVENNA FESTIVAL - Trilogia d’autunno: la Danza, la Musica, la Parola. Paradiso XXXIII di e con Elio Germano e Teho Teardo. Drammaturgia Elio Germano, drammaturgia sonora Teho Teardo con Laura Bisceglia violoncello, Ambra Chiara Michelangeli viola Regia Simone Ferrari & Lulu Helbæk. Disegno luci Pasquale Mari, video artists Sergio Pappalettera e Marino Capitanio, scene design Matteo Oioli

Dal 24 al 26 Novembre, ore 21.00, a Savona sarà in scena al Teatro Chiabrera lo spettacolo “Paradiso XXXIII”, di e con Elio Germano e Teho Teardo, regia di Simone Ferrari &Lulu Helbaek.

Uno dei più premiati attori cinematografici italiani insieme ad uno dei compositori più innovativi del Paese in uno spettacolo che mescola musica dal vivo e ricerca sonora, sperimentazione video e recitazione, così presenta lo spettacolo, Paradiso XXXIII, il Direttore del Teatro Chiabrera, Rajeev Badhan.

Uno spettacolo divulgativo senza che niente sia spiegato. Dante Alighieri, nel 33esimo canto del Paradiso, si trova nell’impaccio dell’essere umano che prova a descrivere l’immenso, l’indicibile, prova a raccontare l’irraccontabile. Questo scarto rispetto alla “somma meraviglia” sarà messo in scena creando un’esperienza unica, quasi fisica per lo spettatore al cospetto dell’immensità. Elio Germano e Teho Teardo sono voce e musica per dire la bellezza e avvicinarsi al mistero, l’immenso, l’indicibile ricercato da Dante nei versi del XXXIII canto del Paradiso.

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Dal suono avvincente ed “etterno” germoglia la musica inaudita e imprevedibile del compositore d’avanguardia e scaturisce la regia visionaria e impalpabile di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo, capaci di muoversi tra cerimonie olimpiche, teatro e show portando sempre con loro una stilla di magia del Cirque du Soleil. Grazie alla loro esperienza crossmediale, accadrà qualcosa di magico e meraviglioso di inspiegabile, trascendendo qualsiasi concetto di teatro, concerto o rappresentazione dantesca attraverso una contaminazione di linguaggi tecnologici e teatrali.