di Alfredo Sgarlato โ Pensando a Godard mi viene subito in mente un’immagine da un film: un’automobile, parcheggiando, abbatte un cartello stradale con scritto โKarl Marx Strasseโ. Gli chiesero se avesse voluto alludere alla caduta dell’impero sovietico: no, rispose, se avessi voluto farlo avrei mostrato il cartello in piedi. Perchรฉ questo era Godard, contraddittorio, bastian contrario, sarcastico, strafottente; oltre che uno dei maggiori registi nella storia, ma su questo torneremo piรน avanti. Ero ragazzo quando ho visto quel film, neolaureato alla scoperta del cinema (e del mondo), e mi facevo una cultura con estenuanti visioni notturne e mattutine. Godard mi piaceva: perchรฉ faceva film strani, fuori da ogni regola formale e narrativa.
Non ho visto tutti i suoi film (sono 131), non tutti mi piacciono, quelli del periodo piรน politico come โLa Cineseโ oggi valgono piรน come reperti di un’epoca che come film, non รจ autore di facile visione, (personalmente trovo Bresson ancora piรน difficile e straniante per lo spettatore non estremo), perรฒ molti suoi film sono davvero belli, persino divertenti. E comunque, se si vuole capire il cinema, qualche suo film va visto. La storia del Cinema รจ un continuum stilistico e tecnico e, come nell’arte figurativa abbiamo Giotto, Van Gogh e Kandinskij, o nel jazz Armstrong, Parker e Ornette Coleman, il suo โFino all’ultimo respiroโ รจ uno dei tre film che fanno da spartiacque (gli altri due sono โLa Corazzata Potรซmkin“, ebbene sรฌ, e โQuarto Potereโ) nell’evoluzione del linguaggio cinematografico. Oggi qualsiasi film รจ godardiano, perchรฉ dopo di lui qualsiasi regola puรฒ essere ripensata, e nessuno lo รจ, perchรฉ lunghezze astruse e tempi morti mostrano che oggi i film sono pensati per la visione su piattaforme e non al cinema.
Non era simpatico Godard: litigava con tutti, col suo amico e sodale Truffaut arrivarono a odiarsi, era un figlio di papร diventato marxista, che sapeva di esserlo e si prendeva anche in giro; il film โIl mio Godardโ, di Michel Hazanavicius ne fa un ritratto piuttosto irritante e snob, e infatti questo film รจ stato odiato da fan e critici (che magari odiavano anche Godard).
Amava le donne Godard, come tutti i registi della Nouvelle Vague, e due delle attrici che ha scoperto le ha anche sposate, Anna Karina e Anne Wiazemsky, i suoi film pullulano di bellissime ragazze spesso poco vestite, e anche questo lo faceva amare a noi giovani cinefili. Sempre donne protagoniste, forti, sensuali, padrone del proprio destino, e anche in questo Godard era avanti al suo tempo.
Godard ha scelto il suicidio assistito, benchรฉ non fosse malato ma solo stanco, hanno detto i familiari, ed รจ comprensibile che un uomo che รจ stato uno dei fautori di quel nuovo Rinascimento che furono gli anni ’60 fosse stanco di questa nuova etร delle tenebre. Provocatorio e fuori dalle regole fino all’ultimo giorno, come Monicelli tanto per fare un altro nome. โCon lui muore il Cinemaโ, รจ stato uno dei commenti piรน frequenti, ma io penso che il Cinema continuerร ad esistere, sperimentando nuove forme e linguaggi come Godard ci ha insegnato (che poi se il cinema sono lo psicopatico danese โ cit. Alberto Pezzotta – e i suoi epigoni, e le serie su piattaforma โBlack Mirror” o โLa fantastica Signora Maizel“, viene da dire muoia il cinema e viva la Tv… e Godard sarebbe d’accordo).