Alassio, un piano e un regolamento per la distribuzione delle antenne

Franca Giannotta

L’ultima seduta del Consiglio Comunale di Alassio ha visto l’approvazione del piano degli impianti di telecomunicazione e il regolamento di attuazione del piano integrato comunale per la telefonia mobile. “Questa Amministrazione – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Privata, Franca Giannotta – è da sempre molto sensibile alla tematica Ambientale e a tutto ciò che ne deriva. La normativa in materia ha origine dalla legge Regionale n. 18/1999  che negli anni ha subito diverse modifiche e da ultimo con la Legge Regionale 1 del 2020. Obiettivo principale di questa iniziativa è quella di tutelare  la salute umana, l’ambiente e il paesaggio come beni primari”.

In tale ottica e nel rispetto del principio della precauzione, qualsiasi localizzazione deve tendere ad esporre al minimo l’esposizione umana alle onde elettromagnetiche con particolare riferimento ai siti sensibili, come ospedali, scuole, asili nodo, edifici di culto,  luoghi di detenzione,  beni immobili di interesse artistico, storico, archeologico. Per tale motivo  il piano si qualifica come uno strumento di pianificazione delle attività e degli impianti sul territorio.

“Avere un regolamento conforme alla normativa sulle competenze assegnate ai comuni – prosegue Giannotta – implica che l’operatore, prima di presentare la sua richiesta deve aver verificato che ne abbia titolo, in quanto ha studiato il nostro  territorio e verificato tutti gli elementi di attenzione e di  criticità. Se il Piano e il regolamento non esistessero – ricordiamo che sono strumenti facoltativi e questa Amministrazione ha avuto la volontà di dotarsene – l’operatore si limiterebbe ad applicare le norme del codice delle comunicazione che sono state di recente modificate e che sono altamente permissive, perché non considerano gli interventi come programmazione del territorio e come tutela dello stesso”.

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“Questo strumento è, quindi, strategico per due ordini di motivi: ci fa conoscere le intenzione dell’operatore un anno prima: entro il 30 settembre di ogni anno i gestori devono presentare in Comune il programma di sviluppo della propria rete che intendono realizzare nell’anno solare successivo; e ci permette di studiare le potenzialità e gli effetti sul territorio dell’eventuale futuro impianto, incidendo in tal modo sulle scelte  laddove le soluzioni dell’operatore non  tengano presenti le situazioni di attenzione e di criticità del territorio e il comune ha soluzioni migliori”.

Ventiquattro articoli prevedono i criteri di localizzazione, con una mappatura dello state dell’arte e dei luoghi ritenuti idonei per l’installazione degli impianto. Rispetto agli impianti esistenti che non rispettino le prescrizioni tecniche previste dal regolamento, tesi alla minimizzazione dei livelli di campo elettromagnetico con riferimento ai siti sensibili e compatibilmente con la qualità del servizio e con le migliori tecnologie disponibili, i gestori dovranno provvedere a ricondurli a conformità entro un anno dall’entrata in vigore del regolamento stesso. 

Previste anche le modalità di rilascio di autorizzazioni, di progettazione e di verifica. “In fase di istruttoria – prosegue nell’illustrazione del regolamento, Giannotta –  infatti, gli uffici comunali devono valutare la compatibilità ambientale, urbanistica ed edilizia degli impianti previsti nella programmazione annuale e se del caso richiedono eventuali integrazioni. E’ prevista, inoltre una verifica di compatibilità degli impianti esistenti alle norme dettate dal regolamento e di conseguenza è previsto che che i gestori debbano provvedere a ricondurre  gli impianti ai criteri che tutelano la minimizzazione dei livelli di campo elettromagnetico  entro un anno dall’approvazione del regolamento oggetto della presente delibera”.

“Quello che non è scritto nel regolamento – la conclusione dell’Assessore – è che Alassio è uno dei primi comuni a dotarsi di un piano e di un regolamento ​che certo, da solo non può arginare gli effetti negativi delle antenne, ma è un importante strumento di controllo nella distribuzione di questi impianti e può fare la differenza nella difesa del territorio e soprattutto della cittadinanza”.