Durante il Consiglio comunale do Albenga del prossimo 1 agosto sarà posta l’attenzione, oltre che sull’intervento dell’argine Lungocenta Croce Bianca, sul necessario rifacimento dell’argine dell’Arroscia in frazione Bastia.
Spiega Camilla Vio consigliere delegato alla frazione: “Per fare chiarezza sulla situazione dell’argine a Bastia occorre ricapitolare le varie fasi di questa lunga vicenda.
Tralascerò volutamente gli attacchi politici, polemici ed esclusivamente strumentali fatti da una parte della minoranza ingauna e dal consigliere regionale Stefano Mai. La realtà dei fatti rivela, senza possibilità di smentita, colpe e responsabilità.
Albenga, in questi anni, ha subito due gravissime alluvioni (quella del 13/16 novembre 2014 e quella del 24 novembre 2016). Tali eventi calamitosi hanno fortemente danneggiato l’argine del Torrente Arroscia in località Abissinia. Il Comune di Albenga, in entrambe le occasioni, ha inviato le schede di segnalazione dei danni subiti alla Regione Liguria, Dipartimento Ambiente-Settore Protezione Civile ed Emergenza, senza ottenere, però, alcun riscontro.
Gli argini dell’Arroscia sono di terza categoria e, come da legge reg.18/1999 successivamente modificata dalla legge regionale 15/2015, di competenza regionale.
Solo nel 2020 la Regione ha effettuato il ripristino. L’intervento tuttavia è stato fatto recuperando materiale sciolto dal letto del torrente e accatastandolo lungo l’argine ed è risultato del tutto insufficiente, tanto che oggi l’argine risulta nuovamente in uno stato di sicurezza critica.
Gli argini all’altezza di Bastia si trovano in diverse zone pericolanti e necessitano di manutenzione straordinaria. Uno degli ultimi cedimenti è quello in sponda sinistra in Loc. Boschetto. Cosa deve succedere perché si trovino le risorse necessarie?
Sia i nostri uffici, sia alcuni privati hanno segnalato tempestivamente, già nel 2020, la grave situazione, e a seguito di sopralluogo, il personale del settore regionale competente “Dipartimento territorio, ambiente, infrastrutture e trasporti ” rispondeva con Prot. n. PG/2020 del 17/06/2020:
‘Con la presente si comunica che in data 5 Giugno 2020 il personale di questo Settore è intervenuto sul posto al fine di verificare la situazione segnalata. Nello specifico si segnala che questo Settore sta provvedendo a richiedere idoneo finanziamento per gli interventi da mettere in atto in via provvisoria a salvaguardia della pubblica e privata incolumità , nonché provvederà per gli interventi di ripristino del tratto di argine ormai collassato.’.
Purtroppo, a oggi non ci risulta siano stati stanziati fondi per effettuare un intervento di ripristino definitivo e la situazione non è più procrastinabile.
Chiediamo quindi alla parte politica di mettere a disposizione le risorse necessarie e sollecitate anche dai loro uffici per poter dare una risposta alla frazione, preoccupata e delusa.
Il rischio che, durante l’autunno e l’inverno possano verificarsi temporali di forte intensità che potrebbero generale fenomeni alluvionali sulla nostra piana è, purtroppo, reale. Proprio per questo è necessario che la Regione provveda immediatamente a finanziare, progettare e realizzare l’intervento di messa in sicurezza idrogeologica del territorio.”
Afferma il consigliere Mirco Secco consigliere di Bastia e delegato alla Protezione Civile: “La situazione, per quanto riguarda l’argine dell’Arroscia a Bastia è estremamente pericolosa e mette a rischio la sopravvivenza di importanti aziende del territorio e, soprattutto, l’allevamento di pecore brigasco di Aldo Lomanto. Non essendoci di fatto l’argine se dovesse verificarsi una piena il torrente Arroscia esonderebbe allagando Regione Boschetto ed entrando direttamente nelle abitazioni e nelle stalle dove vengono ricoverati gli animali.”
Conclude il vicesindaco Alberto Passino: “La Piana ingauna è la più estesa della Regione Liguria ed è di origine alluvionale. Ogni anno, con più o meno intensità, emergono criticità.
Serve un piano dedicato da parte di Regione Liguria sui corsi d’acqua di terza categoria (di sua competenza) che deve stanziare risorse, di concerto con il Comune di Albenga, al fine di pianificare e realmente mitigare il dissesto idrogeologico cui il nostro territorio è soggetto per sua natura.”