Autobus, Liguria immatricolazioni in rialzo ma
Savona in controtendenza

In provincia solo l’11,9% del parco ha meno di 5 anni ma il 32% appartiene alle categorie Euro 5 e Euro 6. Sul fronte del trasporto merci significativo balzo in avanti del 59,6% per le nuove targhe

Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Liguria, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione (Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI), l’anzianità e la categoria euro.

Immatricolazioni autobus: Savona, solo un nuovo mezzo in un anno

Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,6%.

La Liguria segue la scia positiva nazionale e segna un aumento del 70,1%, immatricolando 478 mezzi.

In regione, Savona registra una crescita del 59,6% e 83 nuovi mezzi.

Il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%)

Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in positivo, la Liguria registra un aumento pari al 6,8% (il corrispettivo di 141 targhe).

In controtendenza Savona è in ribasso, registrando un significativo calo dell’87,5% con un solo nuovo mezzo.

Alimentazione: Savona, il 97,9% degli autobus è a gasolio

Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.
La Liguria vede l’elettrico a quota 0,2% e l’ibrido allo 0,3%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (85,2% del parco). Da segnalare anche la quota di mezzi a benzina, piuttosto alta (11,3%).

Savona registra 0% di elettrici, ma alza gli ibridi allo 0,2%. I mezzi a gasolio restano la maggioranza, raggiungendo la quota più alta in regione dell’89,2%.

Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021,100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.

Per le fonti alternative, in Liguria l’elettrico arriva a segnare l’1,7% mentre l’ibrido si annulla. Il gasolio tocca il 96,7% e il metano tocca il l’1,2%.

A Savona si azzera anche l’elettrico. Quiilparco circolante resta composto esclusivamente da mezzi a gasolio (97,9%) e da benzina e metano, rispettivamente a quota 1%.

Categoria Euro: Savona, quasi un autobus su tre è Euro 5 o 6

Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.

In linea con l’andamento nazionale, in Liguria le classi più vecchie, fino all’Euro 2, raggiungono il 31%, ma la categoria Euro 0 si mantiene sotto la media nazionale (12,8%). Le classi meno inquinanti oltrepassano il 33%.

A Savona la tendenza si inverte: la provincia registra il 34% per la fascia Euro 0 – 2, valore più alto in regione,e il 29,2% per le categorie più giovani.

In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.

In Liguria gli Euro 0,1 e 2 raggiungono il 17,5%, ma sono di gran lunga superati dagli Euro 5 ed Euro 6 chearrivano a superare il 42%.

Nella provincia di Savona il tasso di Euro 0, 1 e 2 si alza al 21,1% e scendono al 32% le classi più giovani.

Anzianità: A Savona, la percentuale più bassa di autobus giovani

Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).

In Liguria la fascia d’età più diffusa si abbassa a 10 – 15 anni (18,6%). Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si alzano: quasi il 32% dei mezzi ha massimo 10 anni. Solo il 4,2% più di 40 anni.

Con una quota di autocarri con massimo 10 anni del 27,5%, Savona registra il valore più basso a livello regionale. Viceversa, la percentuale del parco che ha più di 20 anni è la più alta, pari al 34,5%.

Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dai mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiungono il 26,9%.

In controtendenza, in Liguria la fascia di autobus di oltre 20 anni è sotto di quasi 10 punti percentuale rispetto a quella nazionale ed è largamente superata dai mezzi con un’età massima di 5 anni arrivano al (27,2%).

In controtendenza, a Savona, la percentuale di autobus oltre i 20 anni è pari al 21,4%, ma soltantol’11,9% sono mezzi giovani, con meno di 5 anni (valore più basso di tutta la regione).