Sanità Liguria, presidente Toti visita reparto urologia e centro ictus a Savona. Polemica col sindaco

“Come promesso stiamo per ultimare i lavori del centro ictus di Savona che si unirà a Neurologia, poco più di una settimana fa eravamo a Cairo Montenotte dove abbiamo inaugurato il primo ospedale di comunità della Liguria. A causa della pandemia e della situazione internazionale ci sono stati ritardi sulla fornitura dei materiali e sulla esecuzione dei lavori. Per l’attivazione completa del centro è inoltre previsto anche un incremento del personale per cui Asl 2 ha già chiesto l’autorizzazione. In Liguria grazie al PNRR e ai fondi ex articolo 20 è in arrivo una grande mole di investimenti ai quali qui a Savona si aggiunge un piano straordinario legato al nuovo Santa Corona, ovvero a quegli investimenti che con Inail stiamo pianificando, dal progetto bandiera di Erzelli al Santa Corona appunto, fino all’ospedale unico di Taggia. Un piano accanto al quale dovrà marciare parallelamente quella riforma della medicina territoriale, quell’integrazione col sistema ospedaliero che in Regione Liguria è particolarmente avanzata”.
Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, che ha visitato oggi il centro ictus e il reparto di Urologia dell’ospedale San Paolo di Savona.

Sono circa 600 i casi di ictus all’anno in provincia di Savona, presi in carico tra Savona (circa 250 casi l’anno) e Pietra Ligure (circa 350).
Il Centro Ictus di Savona sarà dotato di 4 monitor multiparametrici: questi schermi, collegati a una centrale di monitoraggio da remoto, consentono di visualizzare contemporaneamente tutti i parametri vitali dei pazienti sotto osservazione. Al termine dei lavori il Centro Ictus avrà 4 posti con monitoraggio 24 ore su 24 del paziente, e sarà posizionato all’interno di Neurologia. Il reparto, che temporaneamente è stato collocato al 1° piano del Monoblocco per attivare aree di degenza destinate all’assistenza di pazienti Covide e ora è dotato di 19 posti letto dei quali 2 riabilitativi, verrà trasferito al 7° piano del monoblocco con una dotazione di 24 posti letto (compresi i 4 del Centro Ictus), in locali completamente ristrutturati, che saranno ultimati e completati a fine luglio 2022, per un importo lavori di circa un milione e 400 mila euro. Nel mese di agosto arriveranno gli arredi, a settembre aprirà il centro ictus.

Per potenziare ulteriormente la struttura, è prevista l’assunzione di 2 Neurologi, 2 infermieri e 2 OSS.
“Occorre poi – aggiunge Toti – che a livello di Governo vadano avanti tutti i piani di riforma, anche normativi, e la contrattazione con gli operatori del sistema, penso in particolare ai contratti dei medici di medicina generale, che poi saranno l’ossatura delle nuove strutture sanitarie territoriali che dovrebbero mettere in sicurezza i nostri ospedali anche da un uso improprio che hanno a volte svolto in supplenza alla medicina territoriale”.

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Sono invece circa 1600 ricoveri all’anno nel reparto di Urologia del San Paolo di Savona: si tratta di una struttura da sempre all’avanguardia nella diagnosi e nel trattamento delle patologie genito-urinarie. Fin dal 1999 è stata introdotta la brachiterapia prostatica e dal 2005, secondi in Italia, è stato adottato il robot da Vinci. La struttura è dotata di un laser per il trattamento della calcolosi urinaria e di una Colonna per video cistoscopia flessibile, uno strumento utile per incrementare l’attività dell’ambulatorio di cistoscopia, che effettua 2100 procedure endoscopiche all’anno.
Dal 2021 l’Urologia utilizza una tecnologia che permette di “fondere” le immagini ecografiche con le immagini derivate dalla risonanza magnetica. In questo modo, l’urologo viene guidato nell’esecuzione della biopsia prostatica verso le zone sospette segnalate alla risonanza magnetica migliorando l’accuratezza e i risultati delle analisi.

Polemica col sindaco di Savona

«Oggi il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, viene in visita al San Paolo, evidentemente intendendo sottolineare l’importanza dell’ospedale della nostra città. Mi sarei aspettato che questa visita fosse stata concordata con il sindaco della città capoluogo dove si trova l’ospedale.» ha dichiarato il sindaco di Savona Marco Russo.

«Abbiamo più volte detto che occorre un maggior coinvolgimento dei territori nella programmazione delle politiche sanitarie ospedaliere e territoriali. Questo mi pare un ulteriore segnale in senso contrario. Peraltro si dichiara che parte della visita riguarderà il Centro ictus. Nell’occasione, il presidente potrà constatare che, nonostante le reiterate promesse, questo non è ancora pronto, cosa di cui il territorio si era già accorto, nonostante gli annunci. Dobbiamo ribadire che il ruolo del San Paolo è centrale e che, quindi, l’ospedale deve essere rafforzato e questo passa attraverso segni concreti e visibili che non possono essere ulteriormente differiti.»

«Ci aspettiamo dunque che la nuova data di settembre sia definitiva, e che a questo si aggiungano gli altri segnali, lungamente attesi, a partire dal primario, dai medici e dal personale infermieristico per rendere operativo il Centro. Ci aspettiamo inoltre di essere finalmente coinvolti nella programmazione socio-sanitaria territoriale.» ha concluso il sindaco di Savona.

LA REPLICA. “Spiace che il sindaco di Savona Marco Russo abbia perso un’occasione di confronto sui temi della città, soprattutto su uno così importante come quello della Sanità, per fare polemica dicendo peraltro una falsità visto che era stato invitato formalmente da Regione Liguria il 7 luglio. Allo stesso modo era stato invitato anche il sindaco di Pietra Ligure che infatti è presente agli incontri che si stanno svolgendo nella sua città. Non capiamo quindi quale sia il suo intento, se non quello di dare vita ad una sterile polemica”. Così il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti in merito alle dichiarazioni del sindaco di Savona Marco Russo in cui ha detto di non essere stato invitato alla visita del presidente Toti al centro Ictus di Savona.