Albenga, mostre: successo all’Ucai per Novaresio e Fabbri

di Claudio Almanzi – Sta ottenendo un notevole successo fra gli appassionati d’arte l’importante evento che si sta svolgendo nella “Città delle Torri”, nella Sala delle esposizioni dell’UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani) in piazza dei Leoni. Si tratta di una interessante mostra dedicata alle foto di Giovanni Novaresio ed alle sculture di Agenore Fabbri. L’esposizione, dal titolo ”Giovanni Novaresio- VisiONovaresio fotografie 1954 -1958” porta per la prima volta ad Albenga l’artista maestro dell’avanguardia genovese. Dal 1954 Novaresio soggiorna ripetutamente in Somalia che diviene una seconda patria e che gli ispira le sue opere più caratteristiche.

“Non si tratta – spiegano le curatrici ed organizzatrici della mostra Claudia Andreotta, Francesca Bogliolo e Giovanna Novaresio- di soggetti “da cartolina”; le fotografie di Novaresio sono infatti basate su di una solida concretezza formale, senza facile esotismo. Le opere esposte permettono di conoscere un aspetto poco noto dell’attività dell’artista e di comprendere come nella sua produzione pittura e fotografia siano unite da un profondo legame. Le fotografie sono state strumento insostituibile nella realizzazione dei dipinti anche molto tempo dopo i soggiorni in Somalia. Oltre a questo ruolo di rimando mnemonico, sono spesso le uniche testimoni di opere andate distrutte, come il monumentale affresco del Parlamento Somalo a Mogadiscio”.

Giovanni Novaresio nacque a Napoli nel 1919 e si trasferì nel 1934 a Genova dove frequentò l’Accademia Ligustica di Belle Arti. Fondò con Sandro Cherchi la galleria Genova e l’Isola, punto di riferimento per gli artisti di avanguardia nel capoluogo ligure, come Giannetto Fieschi che ha sempre ricordato Novaresio come grande maestro. L’improvvisa decisione di partire per la Somalia fu una svolta decisiva: egli diventerà per tutti Giovanni l’Africano. In mostra sono presenti, a cura della Fondazione TribaleGlobale, anche alcune drammatiche e liriche sculture di Agenore Fabbri: “L’ occasione è particolarmente fortunata- spiegano le curatrici- perché si riuniscono non solo due protagonisti dell’avanguardia genovese, ma anche due amici uniti dalla passione artistica e civile. Novaresio infatti nascose nel suo studio Fabbri che era ricercato dai fascisti”.

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Completa la mostra, realizzata in collaborazione con l’Adac, Archivio di Arte Contemporanea Università degli Studi di Genova, una grande tela restaurata nel corso dell’anno scolastico 2018/2019 dagli allievi del Liceo Artistico Giordano Bruno di Albenga. L’esposizione resterà aperta fino al 14 luglio con i seguenti orari: giovedi-venerdì-sabato, dalle ore 18 alle 22, domenica, dalle ore 11 alle 13 e dalle 18 alle 22, l’ingresso è libero.