Imprese in provincia di Savona, rallenta la crescita

Palazzo Lamba Doria, entrata della Camera di commercio a Savona

Il dati del primo trimestre 2022 del Registro imprese della Camera di commercio Riviere di Liguria tracciano un primo bilancio dell’inizio d’anno 2022 che, a distanza di due anni dall’inizio dell’emergenza sanitaria, sembrava avviato a recuperare i livelli pre-pandemia. In provincia di Savona, così come a livello regionale, si registra invece un calo del numero di imprese attive, che scendono a 25.491 unità al 31 marzo, con una diminuzione dell’1,6% rispetto al dato di un anno prima, quando erano 25.915. In particolare, nei primi tre mesi dell’anno si sono registrate 524 iscrizioni a fronte di 552 cessazioni, con un saldo negativo di 28 unità.

Pesano le incognite sul sistema delle imprese – dichiara il vice presidente della Camera di Commercio, Angelo Berlangierie le valutazioni sono ancora in un’ottica prudenziale. Il Consiglio camerale ha recentemente approvato il Piano Pluriennale, nel quale sono individuati il mandato e la missione della Camera di Commercio Riviere di Liguria per gli anni 2022 -2026 e sono state individuate le priorità strategiche di intervento, che saranno ora sviluppate in linee concrete di azione per sostenere e sviluppare i fattori di attrazione, qualificazione e potenziamento del sistema economico locale.”

Pur tenendo presente gli aspetti stagionali che influenzano il bilancio del primo trimestre dell’anno, con il peso delle chiusure comunicate sul finire dell’anno precedente e rilevate statisticamente a gennaio – i dati del primo trimestre del 2022 restituiscono il profilo di un sistema imprenditoriale in stallo, anche a causa del clima d’incertezza conseguente agli squilibri geo-politici innescati dal conflitto in atto. Anche dalla filiera dell’edilizia, che aveva registrato una crescita nel 2021, provengono segnali contrastanti: in particolare le imprese di costruzioni scendono a quota 5.179 (-2,7%), mentre le attività immobiliari salgono a quota 1.395 (+0,6%). In diminuzione si segnalano anche le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (3.501 unità, -1,1%). Più significativa la riduzione nei settori principali: risultano infatti in calo le imprese operanti nel settore del commercio (5.647 unità, -3,3%), le imprese agricole (2.901 unità, -0,7%), le attività manifatturiere (1.597 imprese, -2,4%) e del settore trasporto e magazzinaggio (510 unità, -4,9%). In aumento risultano soltanto alcuni comparti del terziario, come le attività di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (845 unità, +2,8%) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (629 imprese, +1,3%).

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