Genova: Federsolidarietà regionale a convegno; Rossana Spigoli eletta alla presidenza

SI è svolto ieri, 28 aprile, a Genova il congresso regionale di Federsolidarietà, l’organizzazione che rappresenta le cooperative e imprese sociali aderenti a Confcooperative. Rossana Spigoli è stata scelta all’unanimità come presidentessa di Federsolidarietà. Insieme a lei 30 persone, numerose le donne e i giovani, da tutta la regione per valorizzare competenze ed esperienze che vengono da un radicamento capillare tra le persone, sul territorio. I consiglieri eletti sono: Alessandra Del Buono, Fiorella Corso, Pierpaolo Rebecchi, Giacomo Linaro, Riccardo Tavelli, Vincenzo Palomba dalla provincia di La Spezia; Lucia Merione, Roberta Folle, Elisa Riscazzi, Simona Binello, Simona Modica, Sarah Battiato, Stefano Gambini, Maurizio Bielli, Manuel Sericano, Ferdinando Barcellona, Marco Baldini, Paolo Parodi, Mario Gagliardi, Stefano Dagnino, Omar Rissotto per Genova e il suo territorio, Antonella Saccomanni, Patrizia Vasta, Gaetano Merrone, Marco Ravetta, Roberto Bazzano, Lorenzo Tassi dalla provincia di Savona; Claudia Regina, Marco Boeri, Claudio Serravalli per Imperia.

Il presidente di Confcoperative Liguria Stefano Marastoni ha aperto i lavori della giornata. Dopo i ringraziamenti a numerosi ospiti presenti ha sottolineato: “L’appuntamento odierno apre la stagione congressuale dei diversi organismi di Confcooperative e si svolge in un momento complesso, dal punto di vista sociale ed economico. Ringrazio il consiglio uscente per il lavoro svolto, fatto di azioni quotidiane che sanno coniugare economia reale e bisogni delle persone. Auguro buon lavoro ai nuovi eletti, chiamati a progettare il futuro”.

Dall’intervento di Rossana Spigoli, nuova presidentessa: “Il nostro percorso è fatto di esperienza e approcci innovativi, di capacità di coprogettazione e coprogrammazione, espletando la nostra funzione vera e concreta di enti sussidiari. Tutto questo ci ha portato a voler rinnovare anche l’approccio al lavoro del Consiglio Regionale di Federsolidarietà, che in questa stagione Assembleare andremo oggi a votare. Insieme si è deciso di voler identificare persone che possano esser espressione dei territori e delle loro diversità e nello stesso tempo anche portatrici di nuove idee, di innovazione. Un Consiglio Regionale che lavorerà per gruppi tematici per facilitare la partecipazione e il confronto sui temi importanti che abbiamo sopra delineato, raccogliendo il contributo di tutti e aiutando anche le realtà più piccole a crescere e a far sentire la propria voce. Un Consiglio Regionale che si metta in posizione di servizio per accrescere le competenze e le capacità di rappresentanza anche dei giovani cooperatori, che nella regione più vecchia d’Italia, devono esser necessariamente al centro della politica in generale e del nostro agire come Federazione nei confronti di chi in futuro prenderà il nostro testimone. Dopo l’intervento di Rossana Spigoli sono state condivise numerose esperienze e buone pratiche dei territori: la richiesta di momenti come questo, sapere cosa fanno le coop “sorelle” è una delle esigenze manifestate nel dibattito tra i delegati presenti.

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Presidentessa e consiglio sono stati eletti all’unanimità; sono inoltre stati scelti i consiglieri che parteciperanno al congresso nazionale a Roma.

Alcune voci dalla giornata

Stefano Granata, presidente nazionale di Federsolidarietà, in un intervento appassionato e molto apprezzato dai delegati presenti, consapevole dei punti di forza dell’organizzazione sul territorio, ha messo in guardia anche da alcune criticità: il rischio esplosione del terzo settore, da tutti definito colonna portante e garanzia di coesione sociale, ma poi sistematicamente non ascoltato e non valorizzato, anche in termini economici. “La comunità dopo la pandemia è cambiata in molti suoi aspetti, le nostre coop devono stare nel cambiamento, non erogare servizi standard chiesti dal pubblico, perché oggi il cittadino chiede altro. Ci spetta un’innovazione non fine a sé stessa, ma che permetta davvero di includere chi rischia di essere ai margini. Due i campi di prova: la transizione digitale, che rischia di tagliare fuori in maniera definitiva le persone più fragili, che gli enti locali non hanno strumenti e luoghi per raggiungere, e la transizione green, sempre più necessaria, come la guerra ci sta dimostrando, che sembra portare vantaggi solo a chi ha già delle possibilità.

Appassionate le parole di don Mario Diana, incaricato della Conferenza Episcopale Italiana per Confcooperative, che ha definito i cooperatori come organizzatori di speranza e ha valorizzato “la scelta di dare spazio ai giovani, interpreti fedeli della speranza, ed alle donne: un protagonismo di genere e di generazione che può essere il volto pieno e raggiante della speranza”.

Per la città di Genova è intervenuta Lorenza Rosso, assessore con delega anche alla tutela dei diritti e delle fasce deboli che ha ricordato come “Il 2021 è stato un anno di grandi risultati per il terzo settore. I progetti strutturali che abbelliscono il volto della nostra città e la rendono moderna e proiettata al futuro però non avrebbero senso se lasciassero indietro qualcuno: lo sviluppo deve raggiungere tutti”.