Questa mattina gli studenti dell’istituto Falcone di Loano hanno partecipato a “Le mafie al nord”, incontro sul tema della legalità incentrato sull’evoluzione delle organizzazioni criminali, sulla loro penetrazione nei territori e nei tessuti socioeconomici del centro nord del nostro paese e sulla necessità di una presa d’atto e di una azione di contrasto che devono essere collettive e riguardare anche i comportamenti individuali. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione delle polizie locali di Loano e Finale Ligure in collaborazione con Avviso Pubblico e con la dirigenza scolastica dell’istituto superiore.
Durante la mattinata, gli studenti hanno analizzato l’evoluzione delle organizzazioni criminali e delle infiltrazioni mafiose al di là di stereotipi e luoghi comuni: “Cosa è accaduto nei territori del nord del paese troppo a lungo consideratisi immuni?”. In seguito, è stato affrontato il rapporto tra mafie e tessuti economici e sociali delle regioni del nord Italia: “Perché le mafie non sono solo un fenomeno criminale e perché riguardano ciascuno di noi?”. Infine, si è cercato di ricostruire il rapporti tra i giovani e le mafie: “Quanto la presenza mafiosa incide sulla vita dei giovani (dall’azzardo alla contraffazione sino all’uso di sostanze stupefacenti e alla qualità dei luoghi di vita pubblici)?”.
Relatore dell’incontro è stata Giulia di Girolamo, consigliere comunale di Bologna da sempre appassionata al tema delle infiltrazioni mafiose in Italia. Nel 2007 è coordinatrice dell’Associazione Rete NoName – Antimafia in Movimento, una realtà composta da studenti universitari impegnati sui temi della legalità e della giustizia sociale. Nel 2011 si laurea in Sviluppo e Cooperazione Internazionale con una tesi sull’importanza del riutilizzo sociale dei beni confiscati e nel 2013 in Scienze della Pubblica Amministrazione con una tesi sugli scenari economico sociali dell’economia criminale al nord, concentrandosi in particolare sui temi dell’usura e del racket. Con l’Associazione Caracò e Alessandro Gallo nel 2014 pubblica “Non diamoci pace – diario di un viaggio (il)legale“. Dal 2016 al 2021 è consigliere comunale di Bologna e consigliere di fiducia del sindaco per la legalità, dal 2017 al 2021 è coordinatrice per l’Area Metropolitana di Bologna dell’Associazione Avviso Pubblico.
“L’associazione delle polizie locali di Loano e Finale Ligure ha sempre organizzato, all’interno degli istituti scolastici, diverse attività formative rivolte ai giovani e calibrate in relazione alla loro fascia d’età, al loro livello e grado di istruzione, al fine di sensibilizzarli ed insegnare loro il corretto comportamento da tenere all’interno delle comunità – spiegano il sindaco di Loano Luca Lettieri e l’assessore a politiche giovanili e scuola Manuela Zunino – Negli ultimi anni tale attività formativa si è ulteriormente sviluppata e, ad oggi, anche grazie alla stretta collaborazione con l’istituto Falcone e con la dirigenza scolastica da sempre sensibile al tema della lotta alle mafie, è arrivata a comprendere (oltre al consueto programma di educazione stradale) percorsi dedicati alla legalità, alla sicurezza urbana, al contrasto delle mafie e della violenza di genere, alla prevenzione del disagio giovanile, ai percorsi legati alla mobilità sostenibile, alla formazione in materia di protezione civile e allo sviluppo della cittadinanza attiva. Tutte tematiche che rientrano nel più ampio ambito dell’educazione civica. Grazie alla grande disponibilità di Giulia di Girolamo, giovane consigliere comunale di Bologna, i ragazzi hanno potuto dialogare a tu per tu con un amministratore pubblico da sempre impegnato in prima persone rispetto al tema della criminalità organizzata”.
L’incontro di oggi fa seguito al convegno “I beni confiscati alla mafia: un’occasione di sviluppo per il territorio ligure” tenutosi ai primi di aprile e al quale avevano partecipato anche una quarantina di studenti del Falcone: “Un altro importante momento di approfondimento al quale avevano partecipato rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni e realtà impegnate nella lotta alla mafia – aggiungono Lettieri e Zunino – L’obiettivo di questo percorso, che proseguirà in futuro con altri incontri, è sempre quello di rendere i nostri ragazzi sempre più consapevoli della costante attualità del fenomeno criminalità organizzata e, soprattutto, cercare di far capire loro come il contrasto a questa piaga sociale passi per l’impegno di tutti noi, istituzioni e semplici cittadini”.