Giornata di orientamento all’Alberghiero di Finale Ligure

Il mondo del turismo e gli studenti si incontrano per creare un “ponte” tra la scuola e il lavoro e progettare insieme un percorso formativo di alto profilo.

L’iniziativa è dei Giovani albergatori di Federalberghi Savona, che nel corso dell’inverno hanno stretto un’alleanza con l’Istituto alberghiero Migliorini di Finale Ligure e di recente hanno promosso un incontro di orientamento per aiutare i ragazzi a capire il mondo del turismo e poter fornire loro gli strumenti necessari per affrontare il lavoro che verrà.  

Nei giorni scorsi i membri del direttivo dell’associazione degli albergatori sono “saliti in cattedra”: così sono state presentare ai ragazzi delle classi terza, quarta e quinta dell’alberghiero le aziende che intendono inserire al proprio interno giovani stagisti.

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Inizialmente il progetto è nato per orientare gli studenti a conoscere nuovi trend e scenari del settore, quindi l’attenzione si è spostata sul ruolo dei ragazzi e la riflessione si è spostata sul come i giovani possano entrare in azienda. Da qui, in accordo con l’Istituto, alcune ore di formazione sono state dedicate alla creazione di un primo curriculum vitae, in modo da guidare i ragazzi a presentarsi in modo efficace alle aziende e affrontare un primo e vero colloquio.

Il risultato è stato una sorta di “Career Day” che ha coinvolto i ragazzi delle classi terza, quarta e quinta dell’alberghiero, che si sono presentati davanti agli oltre 15 associati, che hanno accolto positivamente l’invito alla giornata.

«Il mondo del turismo è vivo e offre opportunità di crescita ed è questo il messaggio che intendiamo trasmettere ai ragazzi», spiega Fabio Raimondo, albergatore di 31 anni di Pietra Ligure, membro del Comitato Nazionale Giovani Albergatori (CNGA), organo interno a Federalberghi. 

L’obiettivo degli albergatori è formare le nuove generazioni per rivedere il modo di far turismo, visto che, dopo anni di crisi, è ormai nota la necessità di ripensare all’offerta.

«Oggi registriamo purtroppo che manca una classe giovane di albergatori e figure professionali che vogliamo impegnarsi e crescere dal punto di vista professionale nel mondo del turismo – analizza Raimondo – Il progetto con le scuole nasce proprio per colmare questa carenza. Un tempo le gestioni erano famigliari, oggi i figli non proseguono l’attività di genitori e nonni e per un giovane è estremamente complicato e oneroso avviare un’attività da zero. La stessa ottica, purtroppo, la si vede nel mondo del turismo in generale: mancano camerieri, cuochi, personale per le camere. Noi, attraverso il “Progetto scuola” del Miur e gli Istituti alberghieri, siamo impegnati per cambiare questa prospettiva: deve passare il messaggio che negli alberghi si può lavorare e fare carriera. Il cameriere non è solo colui che porta il piatto, ma per un giovane può essere il primo passo per diventare responsabile “food and beverage” dell’intera struttura».