CIA Savona: “Aziende floricole a rischio per aumento costi e caro-energia”

floricoltura riviera Liguria ponente

Vivaismo viticolo, ornamentale e frutticoltura con le problematiche dell’export, aspetti fitosanitari e ricerca, con la richiesta di una accelerata sulla nuova legge del florovivaismo, oltre alla concorrenza sleale, ma, soprattutto, i rincari, l’aumento dei costi di produzione e il caro-energia proprio nel momento clou delle piante in vaso per la stagione.

Questi i temi al centro dell’incontro odierno dell’Associazione Florovivaisti e del suo presidente, il savonese Aldo Alberto, con il ministro Patuanelli, nel quale la categoria non ha mancato di esprimere le sue preoccupazioni rispetto alla situazione attuale che rischia seriamente di compromettere la fase di rilancio post-Covid.

Inoltre, su fiori e fronde da reciso si attendono chiarimenti sui nuovi adempimenti previsti dal Green Deal, le importazioni da Paesi terzi e l’ambito della formazione per il settore.

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Sul fronte dei rincari l’intervento di Jochen Mewes, responsabile GIE settore floricolo Cia Savona: “L’attuale impennata dei costi di produzione incide pesantemente sulle nostre imprese e sul prezzo finale delle nostre produzioni che rischiano così di perdere competitività”.

“Già nel nostro territorio abbiamo un gap infrastrutturale di mobilità per il trasporto dei prodotti, ma così anche tutto l’export andrà a soffrire”.

“Al ministro abbiamo ribadito l’importanza e il ruolo centrale del settore nell’ambito delle filiere agricole, con la richiesta di misure e interventi a tutela delle aziende: nel savonese quasi mille le attività e nella sola piana albenganese almeno 5 mila gli addetti, compreso l’indotto, numeri che impongono una priorità di azione, anche con riferimento all’iter in corso sulla nuova legge riordino del settore e dare giusta rappresentanza ai floricoltori”.

Tra le criticità espresse anche il nuovo bando “Parco Agrisolare” previsto dal Pnrr, sul quale la Confederazione Italiana Agricoltori ha chiesto una estensione anche per le strutture agricole come le avanserre e altre costruzioni non necessarie per la coltivazione diretta (non classificate come fabbricati agricoli): “Oggi esistono tecnologie per il solare e avanzare progettualità di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale” aggiunge ancora Jochen Mewes. “Auspichiamo che i floricoli possa usufruire di questa opportunità”.

Altro punto la necessità di semplificare l’apparato normativo riguardante i trattamenti fitosanitari, anche alla luce dei cambiamenti legislativi introdotti nell’ultimo anno: a partire dal 14 dicembre 2019 è entrato in vigore il Regolamento UE 2016/2031 che estende gli obblighi fitosanitari a tutta la filiera florovivaistica. Il nuovo regolamento ha abrogato le vecchie norme nazionali uniformando le norme fitosanitarie in tutta Europa e le modalità di emissione del cosiddetto passaporto verde delle piante.

“La nostra filiera è fondamentale per lo sviluppo del settore agricolo e stiamo seguendo importanti progetti di sperimentazione presso il Cersaa di Albenga – azienda speciale della Camera di Commercio -, che potranno ulteriormente agevolare i produttori e le imprese”.

“Infine, decisiva sarà la stessa riconversione verde di luoghi, paesaggi e contesti urbani, all’insegna dell’ambiente e della sostenibilità. Anche le aziende savonesi sono pronte a prendere parte attiva a questa nuova e importante fase, con l’auspicio che possano trovare soluzione alcuni nodi critici che affliggono le nostre imprese floricole” conclude il presidente GIE Floricolo CIA.