Consiglio Regione Liguria, approvato il Piano Territoriale regionale

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

Oggi nel Consiglio di Regione Liguria con 16 voti a favore (maggioranza) e 8 contrari è stata approvata la Proposta di deliberazione 34 relativa alla “Adozione del Piano territoriale regionale”. Il Piano, che era atteso da oltre 20 anni, delinea la strategia regionale di lungo periodo per l’assetto e lo sviluppo del territorio ligure, affidando alle comunità locali le azioni per conseguire gli obiettivi. Il PTR costituisce il passaggio fondamentale per attuare la riforma approvata all’inizio del 2021 della vecchia legge urbanistica regionale del 1997 e porre al centro dell’attività urbanistica dei Comuni la pianificazione della Città pubblica.

Gli obbiettivi del Piano sono il contrasto dello spopolamento dell’Entroterra semplificando le procedure, individuando i “poli attrattori dell’entroterra” e favorendo l’insediamento di nuove imprese, il recupero del territorio rurale e dei suoi insediamenti storici quindi e la residenzialità stabile. Rispetto alle Città, gli obbiettivi del Piano sono il miglioramento della qualità degli insediamenti, la rigenerazione delle parti degradate, il potenziamento dei servizi locali e del sistema infrastrutturale e dei servizi territoriali, la riduzione del rischio idrogeologico, con una particolare attenzione ai corsi d’acqua, ai versanti e ai boschi per ridurre l’esposizione a tali rischi della popolazione. Rispetto alla Costa gli obiettivi sono la salvaguardia dei valori naturalistici presenti, la riduzione della pressione insediativa, la difesa dei litorali e la rigenerazione urbana del sistema insediativo presente. Per favorire le azioni propositive degli attori locali sono previste forme di collaborazione fra i Comuni dell’ambito “Entroterra” con la Città Metropolitana di Genova le Province e gli Enti parco per la redazione sia dei Piani Urbanistici sia per la redazione del Piano dei Servizi e delle Infrastrutture (PSI) dei “Poli attrattori dell’entroterra” in modo da fornire anche un supporto tecnico-operativo. La stessa forma di collaborazione è prevista fra le Città e le conurbazioni costiere e della valli urbane con la Città Metropolitana di Genova le Province e gli Enti Parco per la redazione del PSI.

Nell’entroterra le nuove start-up o PMI innovative dovranno assicurare nuovi posti di lavoro, dovranno anche privilegiare il riuso dei fabbricati esistenti e adottare materiali ad alte prestazioni di sostenibilità energetica ed ambientale. Fra le novità è previsto di incentivare con le azioni della pianificazione urbanistica locale l’agricoltura biologica e di migliorare la diffusione delle pratiche agro ecologiche. Il Piano, sulla scorta delle consultazioni svolte sui territori e, soprattutto, del parere espresso dal CAL, ha prudenzialmente individuato quali “Poli attrattori dell’entroterra” i Comuni di Pieve di Teco, Torriglia, Carasco e Brugnato: la loro collocazione può favorire azioni di coesione con i Comuni dell’ambito circostante e la condivisione di infrastrutture e servizi, questi Comuni, fermo restando che i Comuni che stabiliranno accordi operativi tra loro per realizzare infrastrutture e servizi di interesse comune, potranno assumere questo ruolo e redigere il relativo Piano dei Servizi ed Infrastrutture. Nel Piano sono inserite, in quanto ritenute strategiche per la Liguria, specifiche azioni propositive e di sviluppo a regia regionale: Aurelia bis imperiese (Ventimiglia-Bordighera) e spezzina, la nuova bretella autostradale Albenga-Pedrosa, la Gronda di ponente (Genova Vesima- raccordo A7) , la Gronda di Levante (collegamento autostradale fra la val Fontanabuona e la Val Polcevera), la strada statale di valico Armo/Cantarana e il potenziamento della linea ferroviaria Pontremolese. Con il PTR si chiude l’era della pianificazione “vincolistica” della Regione degli anni ’90, dal PTCP sino al Piano della Costa, e si apre una nuova stagione affidata ai territori ed alle comunità locali.

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Nel corso del lungo dibattito sono stati respinti 11 emendamenti presentati da Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente), Davide Natale e Luca Garibaldi del Pd-Articolo Uno e da Paolo Ugolini (Mov5Stelle).

Relativamente agli “Indirizzi strategici del Ptr” sono stati approvati all’unanimità due emendamenti presentati da Davide Natale: il primo, fra i servizi sui quali deve essere fornita una informazione rapida e puntuale attraverso punti informativi sul traffico, sull’accessibilità dei servizi pubblici ecc introduce anche i servizi navetta dai parcheggi di interscambio; il secondo, sempre di Davide Natale, chiede di incentivare i progetti che comportano l’utilizzo della tecnologia a led nell’illuminazione pubblica. E’ stato approvato all’unanimità un terzo emendamento (Luca Garibaldi) che introduce una modifica di natura tecnico-formale.

Relativamente agli “Indirizzi sulla pianificazione portuale”, sono stati approvati altri due emendamenti di Davide Natale e uno di Luca Garibaldi relativi agli interventi previsti per migliorare il rapporto fra porto e città e per ridurre le emissioni di Co2.

Relativamente alla “Pianificazione costiera” del Piano è stato approvato un emendamento di Luca Garibaldi circa la valorizzazione della costa, inserendone anche la valorizzazione ai fini agricoli e agrituristici.

E’ stato approvato, infine, un emendamento presentato da Selena Candia che prevede un aggiornamento degli interventi contenuti nel PTR sulla base di quanto stabilito dal Pnrr e una cartografia del sistema sanitario ligure, per verificare la situazione dopo la pandemia.

Dibattito finale

Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha sottolineato il lungo lavoro di approfondimento fatto nella competente commissione consiliare e ha rilevato che la stesura iniziale del provvedimento non conteneva una corretta compenetrazione fra le diverse peculiarità del territorio, che si è in parte raggiunta – ha detto – solo grazie alle modifiche proposte dalla minoranza. Natale ha annunciato che alcuni temi del Piano dovranno essere ulteriormente approfonditi.

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha rilevato che è stata persa un’occasione storica in quanto è stata scelta una strada che non dà una vera svolta al tema della pianificazione territoriale. Secondo Garibaldi nel Piano la Liguria è stata spaccata in tre parti e che nel provvedimento vengono trattate in modo identico situazioni che andrebbero affrontate con approcci diversi e, infine, che non c’è una scelta strategica sulla Città metropolitana.

Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha rilevato che il Piano urbanistico è stato affrontato con lo spirito della riduzione del danno: si poteva fare peggio – ha detto – ma potevamo aspettarci molto di più. Il Piano, secondo il consigliere, resta rivolto al passato e non conterrebbe nessun passo in avanti per una progressiva riduzione del consumo di suolo e contro l’abbandono dell’entroterra.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha riconosciuto all’assessore Scajola la capacità di ascolto dimostrato durante il lungo iter del provvedimento in Commissione ma, secondo il consigliere, il testo finale mancherebbe, comunque, di lungimiranza e mancherebbe anche una fotografia reale della situazione non individuando vere soluzioni ai problemi territoriali della Regione.

Paolo Ugolini (Mov5Stelle) ha dichiarato che il provvedimento privilegia le grandi opere pubbliche, ma in modo indiscriminato e senza prevedere priorità né rispettare i principi europei. Secondo Ugolini, inoltre, dal Piano emerge il rischio di una potenziale consumo di suolo, l’ambiente e il paesaggio – ha detto – non sono visti come una potenziale risorsa ma come un ostacolo e un vincolo.

Chiara Cerri (Cambiamo con Toti presidente) ha annunciato il voto favorevole al provvedimento e ha ringraziato l’assessore per l’impegno dimostrato e per i risultati raggiunti ricordando che nel lungo dibattito sono state anche accolte le proposte giunte dalla minoranza. Secondo il consigliere la Liguria aspettava da tempo questo Piano che getta le basi per uno sviluppo virtuoso della regione.

Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessore, in particolare, ha sottolineato che il PTR dà spazio ai Comuni permettendo alle amministrazioni locali di svilupparsi secondo principi urbanistici più moderni e adeguati alle nuove esigenze dei tempi e della mobilità. Bozzano ha concluso annunciando voto favorevole

Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) ha definito il Ptr un piano “coraggioso” precisando che il provvedimento era atteso da oltre 25 anni e che – ha sottolineato – attribuisce maggiore libertà decisionale ai Comuni nella gestione del territorio. Secondo il consigliere, inoltre, il PTR punta a contrastare lo spopolamento dell’entroterra intercettandone in modo corretto le esigenze di sviluppo e prevede uno sviluppo armonico della costa e delle città in chiave più moderna.