Nasce in ALFA, Agenzia per il lavoro, la formazione e l’Accreditamento di Regione Liguria, l’Osservatorio di Genere, previsto da una risoluzione del Consiglio Regionale approvata all’unanimità: la Risoluzione n.1 del 2021 si collega, infatti, all’articolo 4 della legge regionale che definisce il Sistema regionale di monitoraggio della dimensione di genere e dispone l’istituzione di Sezioni di genere all’interno degli Osservatori regionali, in materia di formazione professionale, attività economiche e mercato del lavoro.
Alla presenza degli stakeholder, dei dirigenti e dei funzionari di ALFA e di Regione Liguria, gli assessori regionali Simona Ferro, con delega alle pari opportunità, Ilaria Cavo, con delega alla formazione, Gianni Berrino, con delega al lavoro hanno voluto illustrare le rispettive idee di progettare azioni e politiche integrate pur nel rispetto delle singole competenze.
“La presenza dei colleghi assessori Ilaria Cavo e Gianni Berrino è la chiara testimonianza della volontà di Regione di lavorare in sinergia e a tutto tondo, anche attivando le necessarie leve della formazione e delle politiche del lavoro, con la finalità di progettare azioni di inclusione e percorsi di valorizzazione – commenta l’assessore Simona Ferro -. Sono molto felice di poter vedere nascere questo osservatorio che ha il compito di monitorare il mercato del lavoro per fornire dati oggettivi a chi poi dovrà deliberare in materia. Sono sicura che la composizione pubblico/privato del tavolo garantirà una via privilegiata per l’attuazione delle politiche di genere nel mondo del lavoro che vadano nella direzione richiesta dal Consiglio Regionale e creare così uno strumento efficace ed una modalità condivisa per affrontare il tema delle pari opportunità con un approccio a 360° che spazi dalle molestie e violenze sul lavoro sino al grave problema del pay gap che incide ancora molto in termini di disparità”.
“Con la nascita dell’Osservatorio di Genere ci poniamo l’obiettivo di tutelare la materia delle pari opportunità, delle parità di genere e di considerare le potenziali discriminazioni attraverso una visione a tutto tondo del contesto lavorativo – dichiara l’assessore regionale al Lavoro e Politiche attive dell’occupazione Gianni Berrino -. L’Osservatorio sarà inoltre un’efficace risorsa per l’attuazione del programma Gol (Garanzia di occupabilità del lavoro) che ha come finalità la garanzia di un nuovo futuro per tutti i cittadini, innovando il mercato del lavoro, facilitando la partecipazione, migliorando la formazione e le politiche attive, sostenendo l’imprenditorialità femminile ed eliminando ogni disuguaglianza sociale, economica e territoriale”.
“L’attuale programmazione del Fondo Sociale Europeo si sta chiudendo con un dato che conferma l’impegno verso queste tematiche – dichiara l’assessore alla Formazione e alle Politiche Sociali Ilaria Cavo – Il 55% delle risorse, e quindi la maggioranza, ha avuto come target le donne. Si tratta di un dato su cui continuare a lavorare grazie al contributo che arriverà da questo Osservatorio. La pianificazione della formazione, leva fondamentale delle politiche attive del lavoro e dell’inclusione, ha sempre avuto un particolare riguardo al ‘genere’ e lo dimostrano i risultati ottenuti nelle azioni di orientamento e nella progettazione dei corsi per garantire un ulteriore innalzamento delle competenze. Cito a questo proposito il lavoro compiuto sulle materie Stem, dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics, per far comprendere già in fase di orientamento che non sono solo tematiche maschili. Sotto il profilo delle politiche sociali non sono mancati, anche durante la pandemia, gli interventi a favore della conciliazione vita e lavoro attraverso l’erogazione di voucher per l’accesso ai servizi di nido, centri estivi, badanti e baby sitter. Si tratta di un ventaglio di offerte che hanno garantito alle donne, alle madri, alle famiglie, un contributo importante, proprio negli anni più difficili della vita familiare ed economica. Anche da questo tavolo dunque potranno arrivare proposte che matureranno nella prossima programmazione FSE dove, oltre alla formazione, la parte dell’inclusione sociale, e quindi anche della parità di genere, avrà un ruolo importante stimato nel 30% delle risorse”.
Cosa si propone di fare l’Osservatorio di Genere? In primo luogo si propone di rendere possibile una lettura sistemica di tutti i dati e delle informazioni già disponibili, anche se a volte prodotti con altre finalità, attraverso la creazione di banche dati integrate, senza però escludere autonome indagini per gli approfondimenti che si ritenessero di volta in volta necessari o comunque opportuni, con produzione di dati e di informazioni originali.
L’osservatorio inoltre vuole essere uno strumento per creare una rete di collaborazione strutturata e formalizzata tra soggetti pubblici e privati per la condivisione e l’analisi dei dati raccolti, utile anche per il confronto e l’approfondimento a supporto delle politiche regionali in materia di parità e di pari opportunità di genere.
L’obiettivo, in estrema sintesi, è quello di fornire informazioni e monitorare: il contesto socio-economico, il mercato del lavoro, il contesto normativo di riferimento; le best practices aziendali, le discriminazioni/molestie nei luoghi di lavoro e non solo.
“Obiettivo di questo Osservatorio – spiega ancora l’assessore Simona Ferro – non è tanto quello di produrre dati, quanto quello di avere accesso ad informazioni che, pur avendo un’origine ed un obiettivo da conseguire in piena autonomia, possano offrire un quadro d’insieme sulla tematica di genere”.
L’Osservatorio di Genere ha iniziato con la mappatura delle fonti da considerare come autorevoli ed accessibili, una questione che insieme alla rete di informazioni, consentirà a questo importante strumento di essere considerato un metodo di sintesi ed un collettore finalizzato a raccogliere le informazioni quantitative e qualitative, creando uno spazio specializzato in cui affrontare tematiche differenti in ottica di genere.