di Alfredo Sgarlato – Il punk รจ nato in Inghilterra o in America? Questione che sembrava riguardare solo fanatici sessantenni e invece ho sentito discutere al bar da una compagnia di ragazzi. Il punk non l’hanno inventato nรฉ gli inglesi nรฉ gli americani, ma l’hanno inventato le ragazze, dice Kim Gordon, bassista dei Sonic Youth (americana), e lo ribadisce Vivian Goldman nel suo bel libro โLa vendetta delle punkโ. Ma chi ha ragione? Non รจ facile dirlo: il punk, forse l’ultima delle avanguardie, non ebbe un manifesto teorico come il Futurismo o il Surrealismo, suoi manifesti pratici furono i dischi. E allora non c’รจ dubbio che il primo fu, no, non โAnarchy in the UKโ dei Sex Pistols, ma โNew Roseโ dei Damned, assolutamente inglesi.
Ma prima dei dischi c’erano i gruppi, e i newyorchesi Ramones e Richard Hell (l’inventore della pettinatura a โspilloniโ) erano in giro prima dei Pistols e dei Damned e li ispirarono. Tuttavia le loro radici non erano a New York, bensรฌ a Detroit, anzi per la precisione nella vicina Ann Harbour, dove giร negli anni ’60 nascevano gli Stooges di Iggy Pop e gli MC5, due gruppi che per attitudine musicale e di vita si potevano senz’altro definire punk. Perรฒ facciamo ancora un passo indietro, e riascoltiamoci โMy Generationโ, degli Who, รจ o non รจ un inno punk? Alla fine, come sempre avviene, ognuno sceglierร come primo gruppo punk il proprio preferito.
Quello che si puรฒ dire con maggiore sicurezza รจ che mentre i gruppi punk non pensavano minimamente a formare un movimento, industria discografica, stilisti, designer, stampa sia seria che scandalistica si buttavano a pesce sul nuovo filone, su tutti il geniale Malcolm McLaren, manager dei Sex Pistols. Lui sรฌ che conosceva bene i manifesti del Dadaismo, del Situazionismo e di tanta controcultura, e ne proclamรฒ il punk come legittimo erede. Nascono cosรฌ molte leggende sul punk: spazzรฒ via i movimenti precedenti? Gran parte dei gruppi che la critica proclamava โdinosauriโ nel 1977 sono ancora in giro, spesso con uno solo dei membri fondatori e alcuni carneadi. Diede il via alla new wave? In realtร molti musicisti del filone, da Howard Devoto (Magazine) a Tim Gane (McCarthy, Stereolab) non erano minimamente interessati al punk e l’avevano suonato solo per entrare nel giro, gusto della novitร , limiti tecnici, per poi scatenarsi dietro alle loro vere passioni: kraut rock, jazz elettrico, i cantautori piรน fuori dagli schemi come Peter Hammil o Captain Beefheart. Che guardacaso erano anche gli idoli di Johnny Rotten, che li passava in un programma radio.
La rivalitร punk/progressive e simili dispute furono soprattutto un’invenzione giornalistica e dei fan piรน accaniti. Narra la leggenda che Johnny Rotten girava con una maglietta con scritto โFuck Emerson Lake and Palmerโ. In quel momento incontra proprio Keith Emerson che gli dice: ma che *** di maglia hai? E Johnny: dai Keith, รจ uno scherzo per far parlare di noi… e da allora furono grandi amici. Come pare sia falso che Rick Wakeman degli Yes avesse imposto alla casa discografica โo io o loroโ a proposito dei Sex Pistols. Genesis e Pink Floyd erano fans dei Pistols. Molti musicisti di estrazione punk suonano nei dischi di Peter Gabriel. Peter Hammil e Robert Fripp su unirono dal vivo agli Stranglers per sostituire il loro cantante Hugh Cornwell momentaneamente impedito a suonare (sorvoliamo sulle cause…).
Quando si parla di storia delle musica, del ‘900 in particolare, non si puรฒ prescindere dalla tecnica con cui รจ suonata e registrata. Il rock nasce con le chitarre elettriche, generi come progressive o free jazz si impongono quando l’invenzione dell’ LP a 33 giri permette di incidere brani molto lunghi; e in un periodo di boom economico i fans possono permettersi di spendere soldi in dischi. Dopo la metร degli anni ’70 la crisi petrolifera fa aumentare i prezzi dei dischi, facendo tornare di moda il 45 giri, per cui le case discografiche smettono di investire sul progressive (che peraltro vendeva giร poco, non essendo un genere commerciale, mentre funzionava molto bene dal vivo, anche per le capacitร sceniche dei gruppi) per puntare su punk e disco music. Negli anni ’90 il CD porterร ad una messe infinita di ristampe, alla riscoperta dei gruppi del passato e a un pubblico meno incline agli steccati tra generi. D’altronde filoni come grunge, crossover, hip hop, considerati simbolo degli anni ’90, erano giร ben presenti nel decennio precedente, ma pubblico e media non se ne erano ancora accorti.
Quanto dura il punk? Anche in questo caso opinioni discordi, chi dice punk รจ solo quello del ’77, poi i gruppi si sciolgono o fanno altro; ma comincia ad apparire sui muri la scritta โpunx not deadโ, nascono nuovi gruppi, nuovi filoni (l’hardcore punk, velocissimo, soprattutto, in California ma anche in Italia), ma c’รจ chi disquisisce se sia vero punk o qualcosa che gli somiglia. Quindi nei ’90 gruppi come i Green Day, che del punk hanno la forma ma non la sostanza. Quel che rimarrร sempre รจ un periodo storico in cui la musica cambiava e si credeva potesse cambiare anche il mondo.