Rincari energetici, il Comune di Savona chiede l’intervento di governo e regione per far uscire le società sportive da una situazione d’emergenza

In una lettera ufficiale la richiesta di un'urgente presa in carico del problema. L'assessorato allo Sport ha già contattato le singole strutture chiedendo un raffronto tra le bollette dell'anno scorso e la prima di quest'anno per calcolare l'esatto incidenza dei costi

facciata Palazzo del Comune di Savona

Savona: la difficile situazione legata al Covid e i rincari delle bollette che sfiorano il 60% stanno creando una situazione d’emergenza per le società sportive del nostro territorio, “uno scenario drammatico – sottolinea l’assessore allo Sport Francesco Rossello – che in molti casi ne mette a rischio l’esistenza”.

Il Comune di Savona, attraverso l’assessorato competente, si è mosso in due direzioni per affrontare la situazione: ha inviato una lettera ufficiale al Presidente del Consiglio e alla Regione Liguria per una pronta presa in carico del problema chiedendo “un urgente intervento” e sta già contattando le singole società chiedendo loro un confronto tra le fatture dello scorso anno e la prima disponibile quest’anno per calcolare con precisione l’incidenza dell’aumento.

“Le società sportive – è un passaggio della lettera firmata dal sindaco Marco Russo e dall’assessore Rossello – sono un patrimonio straordinario per la nostra comunità perché punto di riferimento imprescindibile per le famiglie e luogo di formazione e crescita psico-fisica per i nostri ragazzi e vivono grazie al contributo quasi sempre volontario di dirigenti, genitori, istruttori e atleti uniti dalla passione per la pratica dello sport”.

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Nella lettera si sottolinea, a titolo di esempio, “la situazione degli sport natatori, settore nel quale l’incidenza dei costi energetici sul bilancio è molto alta. Allo stesso tempo, citiamo tutte quelle società sportive che lavorano principalmente con bambine e bambini piccoli e, a maggior ragione, devono garantire le loro migliori condizioni ambientali”.

La richiesta di intervento inviata a Regione e Governo nasce anche dalla constatazione che “le amministrazioni locali, a loro volta colpite dall’aumento dei costi energetici che colpiscono tutte le strutture pubbliche, compresi, ad esempio, i complessi scolastici, difficilmente potranno intervenire a sanare una simile situazione”.