A Laigueglia un laboratorio inclusivo con l’artista Felice Tagliaferri

Partirà da Laigueglia (Sv) il 20 novembre alle ore 10 presso l’Auditorium delle Opere parrocchiali per viaggiare poi verso L’Atelier A di Apricale (Im) e concludersi a Genova nello spazio SculturaCeramica, il percorso laboratoriale a tappe “La Creta al Buio”, con il Maestro Felice Tagliaferri.

Felice Tagliaferri alla Bottega Errante di Laigueglia

L’iniziativa nasce grazie alla collaborazione tra Sonia Angarano de La Bottega Errante e l’associazione culturale Progetto Graf di Roma – Gruppo e Rete per l’apprendimento e la formazione, che da anni si occupa di organizzare e promuovere, oltre a corsi di teatro, pedagogia, etc., i laboratori di manipolazione della creta con Felice Tagliaferri, scultore non vedente, noto a livello internazionale.

Felice Tagliaferri ha intrapreso dal 1998 un cammino artistico molto personale da lui stesso riassunto nello slogan “Dare forma ai sogni”.

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Le sue creazioni sono infatti sculture non viste, che prima nascono nella sua mente e poi prendono forma attraverso l’uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili. La sua arte è prevalentemente figurativa ed è stata definita da esperti del settore “arte sociale” per le finalità che la caratterizzano.

Autore del famoso “Cristo Rivelato“, Felice Tagliaferri gira il mondo per insegnare a educatori, docenti etc, attraverso i suoi laboratori, come far comprendere che “non esistono i disabili e gli abili, tutti hanno le loro disabilità, tutti possono trovare le loro abilità.”

Ha partecipato ai Docu-film “Per altri occhi” e “Un Albero Indiano” diretti da Silvio Soldini e Giorgio Garini.

Felice condurrà i partecipanti in un percorso laboratoriale che prevede la manipolazione della creta con momenti senza l’uso della vista.

L’obiettivo generale del corso, oltre che essere quello di portarci verso una nuova possibilità di creazione artistica e di forma esplorativa, è anche quello di apprendere le tecniche di lavorazione della creta come mezzo comunicativo e di relazione con gli altri.

La peculiarità di questo percorso è determinata dalla figura del maestro scultore Tagliaferri, che nel corso degli anni e a seguito di molteplici esperienze professionali, ha saputo trasformare uno svantaggio in una preziosa risorsa per sé e per gli altri.

Si scoprirà come il canale tattile da strumento percettivo può diventare mezzo impegnato nella comunicazione. Uno strumento di inclusione per immaginare la realizzazione di nuovi percorsi di apprendimento, di studio, di didattica inclusiva, di crescita personale e professionale a vari livelli e in diversi settori professionali.

Lavorare, immaginare e “sentire” la creta usando le mani, la mente e il cuore, per imparare una nuova forma esplorativa della scultura e dell’arte. Un “viaggio” per sperimentare un momento di incontro e raffronto con la parte meno conosciuta di noi stessi.


Un incontro al buio con la scultura, ma principalmente un incontro al buio con l’identità sconosciuta di ciascun individuo per costruire un nuovo modo di pensare, di “vedere oltre”.

Una grande opportunità per artisti e artigiani in cerca di una nuova forma esplorativa dell’arte; per educatori, osa, docenti di sostegno, insegnanti, terapisti che vogliono sperimentare un altro punto di vista sulla disabilità e sull’inclusione.

Il laboratorio di Laigueglia in particolare, ospiterà nella giornata di lunedì 22 novembre, le ragazze ed i ragazzi seguiti da Anffas e Adso ed alcuni educatori. Per info: Sonia Angarano – soniaangarano@gmail.com