Liguria: risorse per rigenerazione urbana, fonti rinnovabili e riconversione energetica

Il Consiglio regionale della Liguria oggi ha approvato all’unanimità la Proposta di deliberazione 37: “Rimodulazione programmazione risorse della legge145 del 2018 per l’anno 2022”. Il provvedimento prevede per il 2022 un incremento del 100% dei fondi destinati alla rigenerazione urbana, alla riconversione energetica e all’utilizzo delle fonti rinnovabili. Le risorse salgono da 2 milioni 697 mila euro a 5 milioni e 394 mila. Sono confluite in questa “missione” risorse non utilizzate, destinate alla messa in sicurezza degli edifici con precedenza per gli edifici scolastici e altre strutture di proprietà comunale, per i quali non erano state avanzate proposte di intervento da parte delle amministrazioni comunali.


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Fabio Toti (mov5Stelle) ha sottolineato il ruolo collaborativo svolto dalla minoranza affinché il provvedimento fosse inserito nell’ordine del giorno della seduta odierna e ha annunciato voto favorevole al documento.

Luca Garibaldi (Pd- Articolo Uno) ha annunciato, nel merito, voto favorevole al provvedimento sottolineando che si tratta di fondi nazionali che vanno impegnati entro novembre, tuttavia ha criticato il metodo, rilevando i ritardi della giunta nel trasferimento dei fondi dall’edilizia scolastica alla rigenerazione urbana.

Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha espresso perplessità sul documento condividendo le critiche espresse da Garibaldi sui ritardi attribuiti alla giunta. Il consigliere, infine, ha auspicato una maggiore attenzione dell’amministrazione regionale all’edilizia scolastica nel suo complesso.

Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha sottolineato la disponibilità dimostrata dal gruppo a portare in aula il provvedimento nell’interesse dei Comuni, che possono così inserire nel bilancio risorse per la rigenerazione urbana e la riconversione energetica, ma ha chiesto un maggior coinvolgimento del Consiglio regionale nelle decisioni.

Serio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha chiesto alla giunta di riflettere sulle modalità circa lo spazio destinato nel bilancio regionale all’edilizia scolastica compiendo un monitoraggio sulle esigenze del settore. Il consigliere ha chiesto, inoltre, una programmazione che tenga conto della proiezione demografica, del confronto con i Comuni e dei processi di integrazione fra scuola dell’obbligo e superiori.

Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente) ha replicato alle obiezioni della minoranza: ha ribadito che la giunta era nelle condizioni di rispettare le scadenze previste e ha sottolineato che il provvedimento va incontro alle esigenze dei Comuni.

Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha condiviso le riflessioni di Rossetti circa il rapporto fra dimensionamento e edilizia scolastica e ha chiesto, per il futuro, una programmazione del settore che tenga conto delle esigenze concrete della Liguria.

Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha sottolineato alcuni aspetti e ha chiesto di ridefinire i criteri della programmazione in modo da agevolare i Comuni nella richiesta di fondi per gli interventi destinati all’edilizia scolastica.

Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha condiviso le osservazioni dei colleghi del gruppo e ha chiesto i motivi della mancata richiesta di fondi da partedei Comuni per l’edilizia scolastica. Infine ha chiesto una discussione generale su come i Comuni dovranno organizzarsi per essere in grado di rispondere ai bandi.

Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) ha sottolineato che il provvedimento fornisce una serie di risposte importanti, anche da un punto di vista patrimoniale, ai Comuni e, facendo riferimento alla sua precedente esperienza di sindaco, ha spiegato i limiti di investimenti, di ordine normativo, che subiscono le civiche amministrazioni più piccole che hanno un vasto patrimonio edilizio.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha rilevato le difficoltà dei piccoli Comuni di avere strutture tecniche adeguate per partecipare ai bandi e poter, dunque, attingere ai fondi.

L’assessore all’urbanistica Marco Scajola ha ripercorso le tappe dei due bandi spiegando che il lavoro degli uffici regionali è stato molto articolato e ha rispettato i tempi. L’assessore ha ricordato che nella primavera scorsa sono stati fatti numerosi incontri con tutti i Comuni ed è stato concluso il bando, ma che in molte domande presentate dalle amministrazioni mancava parte della documentazione necessaria e, dunque, la giunta ha deciso di fornire ulteriore tempo per ripresentare le richieste nelle forme complete. Questa situazione – ha aggiunto – ha costretto ad uno slittamento fino a settembre e, dopo le necessarie verifiche degli uffici, a fine ottobre si è avuto il quadro completo. «Abbiamo rispettato – ha detto – tutti i tempi e gli uffici regionali sono stati un esempio di competenza e serietà». Scajola ha poi spiegato che la procedura di urgenza relativa all’applicazione della legge è stata richiesta al Consiglio proprio per dare più tempo ai Comuni di accedere ai fondi per la rigenerazione urbana e ha ringraziato anche la minoranza di avere accordato l’urgenza.