di Alfredo Sgarlato – Seconda serata per l’Andora Jazz Festival, organizzato dall’associazione AndorArte, insieme al Comune di Andora, e per anni diretto dalla bravissima cantante Federica Tassinari, troppo prematuramente scomparsa. Sul palco l’Italian Spirit Trio, nato come duo Alessandro Collina al piano e Marco Vezzoso alla tromba durante una tournèe in estremo oriente, e poi allargato alla formazione attuale con l’ingresso di Andrea Marchesini alle percussioni.
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L’idea del trio è quella di riscrivere con una sensibilità jazz quelle melodie italiane che sono così amate in tutto il mondo: lo fa pescando dal vasto mondo dei cantautori, dagli anni ’60 di Modugno e Buscaglione al fresco di Targa Tenco Samuele Bersani. Il trattamento, dato che le melodie sono già perfette di loro, è sull’armonia, con Collina che riscrive le tessiture interne dei brani col suo stile pianistico colto e sempre al servizio dei solisti, mai prevaricante, e sul ritmo, col drumming potente e fantasioso di Marchesini che si avventura in territori esotici.
Ne esce una miscela gustosa, rispettosa degli originali ma anche molto rielaborata: non sempre la canzone d’autore italiana si presta a una rilettura jazzata, quindi mentre con gli autori dalla sensibilità più jazzistica come Dalla, Paoli, Daniele i solo di Vezzoso sono più liberi, quando il trio affronta Ruggeri, Fossati o Vasco il lavoro di reinvenzione è molto centrato sull’architettura ritmico/armonica del brano. Rilettura che è stata molto apprezzata dallo stesso rocker di Zocca, che ha convinto il trio a incidere un nuovo album tutto a lui dedicato: “A kind of Vasco”.
Peccato che il pubblico fosse poco numeroso: l’incontro tra classici della canzone italiana come Il mare d’inverno, Sally, Pensiero stupendo, e molte altre con lo squisito stile di Collina Vezzoso e Marchesini può conquistare sicuramente una vasta platea. Un cielo velato non ci ha fatto guardare la luna di Buscaglione, ma è valsa la pena di guardare le dita dei musicisti: appuntamento da stasera col jazz ad Albenga, dove ritroveremo Alessandro Collina nelle vesti di direttore artistico.
*Foto dalla pagina web di AndorArte