Il 12 agosto riapre il punto di primo intervento dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga

Ospedale in Albenga

Dopo quasi 10 mesi di chiusura “Riaprirà da giovedì prossimo, 12 agosto, il punto di primo intervento dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga. Un ulteriore passo verso la normalità dopo l’emergenza Covid” ha detto il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti, a conclusione della riunione presso l’ospedale ingauno con tutte le professionalità interessate alla riapertura.

La riapertura del punto di primo intervento h.12, dalle 8 alle 20, “è resa possibile grazie ad una soluzione innovativa che consente, a seguito di una gara d’appalto – spiega il direttore generale della Asl2 Marco Damonte Prioli – l’acquisizione di un servizio di copertura medica da parte della cooperativa Altavista per le ore diurne. Il resto del personale, dagli infermieri agli oss, è costituito da dipendenti della Asl2. In questo modo potremo dare una risposta più efficace ai bisogni di salute dei cittadini e anche dei turisti che in queste settimane e per Ferragosto scelgono di trascorrere le vacanze nella nostra riviera. La soluzione individuata è comunque temporanea, in attesa di raggiungere l’accordo con l’Università per garantire la copertura del servizio integralmente con personale dipendente della Asl”.

Il punto di primo intervento era stato chiuso il 27 ottobre del 2020, a seguito della pandemia da Covid-19 e della necessità di impiegare tutto il personale disponibile per far fronte all’emergenza sanitaria, incrementando i posti letto e i sanitari da dedicare ai pazienti positivi ricoverati.

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Per Angelo Vaccarezza, capogruppo di Cambiamo! in Consiglio Regionale, “L’imminente riapertura del punto di primo intervento ad Albenga è una bella notizia, che arriva non di certo per le stucchevoli polemiche che in queste settimane sono arrivate, in modo del tutto strumentale, anche da chi condivide con noi l’onore e il peso del governo regionale”. “Si tratta di una risposta che va a soddisfare un reale bisogno della popolazione, nessuno lo discute – prosegue Vaccarezza – In questi tempi c’è stato chi si è dilettato a fare polemica e chi invece ha lavorato, anche nell’ombra, per far sì che questo passo diventasse realtà”. “Siamo consapevoli – conclude il capogruppo degli arancioni – che ci sia ancora del lavoro da fare. E lo faremo, senza fermarci neanche un giorno o davanti a qualche attacco fuori luogo, avendo come unica stella polare i bisogni dei cittadini ingauni e non solo”.

Una notizia che lascia comunque solo parzialmente soddisfatti perché la riapertura, almeno in prima istanza, sarà solo per 12 ore al giorno. Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, in costante contatto e confronto con il direttore generale di Asl 2, il primario del pronto soccorso e il direttore socio sanitario dell’ospedale di Albenga chiede però, innanzitutto una riapertura h24 del PPI, ma, ancora, che il comprensorio ingauno possa riavere un vero e proprio Pronto Soccorso e un Ospedale che, in sinergia con Santa Corona (entrambe queste realtà, infatti, devono essere potenziate e valorizzate), riesca a garantire la salute di tutti i cittadini. Afferma il sindaco Tomatis: “Non si può che accogliere favorevolmente la riapertura del PPI e, per questo, ringrazio coloro che l’hanno permesso, ma, con altrettanta certezza, non si può pensare a questa come soluzione definitiva. Il nostro territorio necessita di un vero e proprio Pronto Soccorso che, insieme al DEA di II livello potrebbe finalmente dare una risposta adeguata per la tutela della salute dei cittadini e dei visitatori del nostro territorio.”