La minoranza contesta: “Bilancio di metà mandato di Melgrati pagato dagli Alassini”

"Crediamo che sia legittimo che una parte politica rivendichi il proprio operato e i propri progetti per la Città, il problema è che Melgrati e la sua squadra lo fanno con i soldi degli Alassini"

Il Palazzo del Comune di Alassio

I consiglieri di minoranza Jan Casella (Alassio Volta Pagina), Giovanni Parascosso (Alassio Volta Pagina) e Martino Schivo (Alassio 365) contestano all’amministrazione comunale alcune scelte di forma e di sostanza nel presentare il “Bilancio di metà mandato” della Giunta Melgrati.

«In questi giorni – spiegano in una nota congiunta – gli Alassini stanno ricevendo un libretto che dovrebbe essere un Bilancio di metà mandato della maggioranza melgratiana. Già dalla copertina di tale libretto che riporta gli slogan della Maggioranza “#FATTINONPAROLE” e “#MELGRATITER” si capisce che siamo di fronte ad una pubblicazione elettorale più che a del materiale informativo di tipo istituzionale. Ovviamente, a coloro che hanno l’onore di guidare l’amministrazione alassina non è venuto neanche in mente di chiedere all’opposizione consiliare di contribuire con un paio di righe, non un minimo di spazio a quella “minoranza” che, nelle varie formazioni, rappresenta la maggioranza dell’elettorato alassino e che fa pur sempre parte dell’Amministrazione, piaccia o non piaccia al Sindaco a e ai suoi.»

«Crediamo che sia legittimo che una parte politica rivendichi il proprio operato e i propri progetti per la Città, il problema è che Melgrati e la sua squadra lo fanno con i soldi degli Alassini. Il “bilancio” di questa trovata propagandistica, tra costi di stampa e di spedizione è di oltre 12.000€, soldi di tutti i cittadini che in questo caso vengono spesi ad esclusivo beneficio di Melgrati e la sua Lista, senza alcun ritorno di utilità pubblica.»

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«Il Sindaco e la sua lista sono liberissimi di iniziare la loro campagna elettorale con due anni di anticipo, ma lo facciano con risorse proprie o con quelle dei partiti che li sostengono, evitando di utilizzare i soldi di tutti i cittadini e della Città di Alassio. E’ una questione di correttezza e rispetto non tanto nei confronti di chi come noi oggi si oppone o di chi domani sfiderà Melgrati (o chi per lui) alle urne, ma degli Alassini e dei soldi pubblici.» concludono i consiglieri Jan Casella, Giovanni Parascosso e Martino Schivo.