Procedure di vendita della Piaggio, Regione: salvaguardare i poli di Genova e Villanova d’Albenga

Piaggio aero

In Consiglio regionale è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno 279, presentato da Alessio Piana (Lega) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta a vigilare in merito alle garanzie sugli investimenti messi in campo dalle società acquirenti, alla salvaguardia occupazionale e alla strategicità dei siti produttivi di Villanova d’Albenga e di Sestri Ponente; a chiedere un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico con le Organizzazioni Sindacali e, infine, a valutare quali azioni intraprendere se i soggetti partecipanti alla procedura di gara non dovessero avere i requisiti necessari e non dovessero offrire garanzie sui livelli occupazionali e sugli stabilimenti di Villanova d’Albenga e di Sestri Ponente. Nel documento si ricorda che nello stabilimento genovese sono impiegati 214 lavoratori, in quello di Villanova 720 circa.

Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha annunciato voto favorevole del gruppo, ha illustrato gli ultimi sviluppi della vicenda e ha chiesto di sottoscrivere l’ordine del giorno. Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti Presidente) ha chiesto, anche per conto dei colleghi del gruppo, di firmare l’ordine del giorno, e ha auspicato che la vicenda trovi rapidamente una soluzione. Stefano Balleari (FdI), Claudio Muzio (FI), Fabio Tosi (Mov5Stelle), Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) e Gianni Pastorino (Linea Condivisa) hanno chiesto, anche per conto dei colleghi del gruppo, di firmare l’ordine del giorno.

Sulle procedure di vendita della Piaggio, tema affrontato in un ordine del giorno in consiglio regionale oggi, il consigliere regionale Partito Democratico-Articolo1 Roberto Arboscello dichiara: “Ovviamente abbiamo votato favorevolmente a questo Ordine del giorno su Piaggio perché è chiaro a tutti noi l’importanza strategica per il nostro territorio di questa eccellenza, anche e soprattutto in termini di patrimonio umano e di competenze. Dico anche, senza voler essere polemico che vista l’importanza del tema questo ODG poteva essere costruito meglio, poteva e doveva contenere anche il discorso Laerh, lo sviluppo del ramo militare e molto altro. Insomma si poteva dar vita alla stessa collaborazione istituzionale messa in pratica sul tema Funivie, dando vita a un ODG meglio strutturato e dettagliato. Ma non importa. Diciamo che vista l’urgenza del tema tralasciamo un po’ forma e contenuti e diamo precedenza alla sostanza. Faccio solo appello alla giusta sensibilità vista la fase estremamente delicata che stiamo attraversando sul tema Piaggio”.
E aggiunge guardando ai prossimi passi: “Finalmente entro l’estate dovrebbe arrivare la firma con il nuovo proprietario. Dopo mesi di attesa finalmente la procedura commissariale per la cessione dei beni aziendali di Piaggio dovrebbe giungere a conclusione. Le trattative tra il commissario Nicastro (che ringrazio per il prezioso lavoro) e il soggetto rimasto in lizza dopo la scrematura prevista dal bando iniziale dovrebbe essere alle fasi conclusive e nel momento in cui sarà formalizzata l’offerta vincolante, la palla passerà al Mise e al Governo nel suo complesso, per l’autorizzazione ultima sull’atto ufficiale di vendita. L’auspicio nostro, ovviamente, è che le negoziazioni con il potenziale investitore ritenuto più idoneo a rilevare gli asset della società vadano avanti più velocemente possibile ma comprendiamo anche il riserbo. Servono delicatezza, ma anche grande attenzione da parte delle amministrazioni locali e del Mise, con un impegno concreto a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie”.

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Per concludere: “Restiamo preoccupati per le tempistiche sulla procedura di vendita ma anche per il piano industriale complessivo e i livelli occupazionali, senza contare l’indotto che ruota attorno a Piaggio: abbiamo assistito pochi giorni fa alla mobilitazione dei lavoratori della Laerh, alle prese con un calo della produzione e lo spettro di licenziamenti e cassa integrazione. La richiesta di commesse per sei P180 non è parte del pacchetto ordini stabilito, ma potrebbe rappresentare una ‘opzione-tampone’ per l’azienda albenganese e garantire carichi di lavoro da qui fino allo start della nuova fase con il proprietario scelto dal bando. E’ proprio per questo che abbiano votato a favore e sottoscritto l’ODG che impegna giunta e presidente su questo tema”.