Raccolta rifiuti Alassio: previste multe fino a 500 euro e denunce all’autorità giudiziaria

Fabio Macheda

Il dibattito in Consiglio Comunale sul tema rifiuti e sul nuovo servizio di raccolta ha spinto l’amministrazione di Alassio ad aggiustare il tiro rispetto alle situazioni che si sono verificate e si verificano soprattutto dopo l’orario di chiusura dei pubblici esercizi.

“Il servizio è partito da sole tre settimane – spiga l’assessore all’Ambiente Fabio Macheda – e incontrare resistenze o incomprensioni è sicuramente fisiologico. In questo periodo abbiamo monitorato la situazione e, con il supporto della Polizia Municipale e della Vigilanza Privata, abbiamo già registrato sensibili miglioramenti. Abbiamo raccolto segnalazioni e richieste, alcune assolutamente condivisibili e abbiamo provveduto, per esempio, a spostare i contenitori per le aziende che conferiscono quantitativi di umido significativi, in luoghi meno trafficati. Cionondimeno occorre iniziare a dare segnali più forti perché abbiamo l’obbiettivo imprescindibile di raggiungere la percentuale del 65% di raccolta differenziata per non incorrere nelle pesanti sanzioni dell’Unione Europea. Per questo in questi giorni il sindaco ha sottoscritto l’ordinanza che disciplina modalità e orari di conferimento dei rifiuti”.

L’ordinanza avverte infine “che il mancato rispetto della presente ordinanza sindacale per le violazioni alle disposizioni impartite, comporterà l’applicazione nei confronti dei trasgressori delle sanzioni pecuniarie da €25,00 a €500,00, ai sensi dell’art.7 bis del d.lgs. 18/8/2000 n.267 e ss.mm. ed ii., fatto salvo quanto previsto dalla legge n.689/1981, e salvo il caso dell’applicazione delle sanzioni previste dal d.lgs. n.152/2006 ss.mm.ii; che in caso di inottemperanza alla presente ordinanza si procederà alla denuncia all’Autorità giudiziaria ai sensi dell’art.650 del codice penale;  che è fatta salva, altresì, la segnalazione all’Autorità giudiziaria qualora la violazione configuri ipotesi di reato secondo le disposizioni di legge vigenti in materia”.​

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