Pd: “Liguria indietro su vaccini over 80 a domicilio”

Covid vaccino

Sulle vaccinazione a domicilio invalidi over 80 e invalidi assistiti a domicilio in Liguria sono state presentate oggi in Consiglio regionale due interrogazioni, entrambe illustrate da Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno), e sottoscritte dai colleghi del gruppo.

Nella prima Arboscello ha chiesto alla giunta il numero di somministrazioni (prima dose e ciclo vaccinale completo) effettuate sulle persone over 80 e a domicilio sugli invalidi. Il consigliere ha rilevato che la fase vaccinale contro il Covid-19 per tutti i cittadini invalidi con più di 80 anni, che sono assistiti a domicilio, e i loro coniugi, coinvolti in qualità di caregiver, non sarebbe ancora iniziata.

Nella seconda Arboscello ha chiesto in quale arco temporale si prevede la somministrazione almeno della prima dose e in che tempistiche si prevede il completamento del ciclo di vaccinazioni di tutti i soggetti che necessitano della vaccinazione presso il proprio domicilio.

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L’assessore alle politiche sociosanitarie Ilaria Cavo ha risposto: «È stato attivato il percorso per il potenziamento delle squadre dedicate alla vaccinazione di “over” 80 e persone ad elevata fragilità, compresi i disabili gravi insieme ai loro conviventi e/o “caregiver”. La popolazione identificata per la vaccinazione a domicilio in Regione Liguria ad oggi è di circa 10 mila unità». L’assessore ha poi specificato: «Per identificare i dati relativi alla popolazione vaccinata a domicilio, è necessario ricorrere ai dati forniti dalle singole ASL».

Cavo ha quindi illustrato i dati raccolti fino al 12 aprile: «I numeri dei vaccinati a domicilio ammonta a circa 2700 unità, con un “target” indicativo del 27 per cento. Le tempistiche di tali vaccinazioni per i “target” individuati – ha aggiunto – dipendendo in particolare dalle consegne di dosi effettuate dalle case farmaceutiche che non sono puntualmente stimabili e dal 12 aprile il dato si è ulteriormente incrementato».

Per il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello “Sull’andamento delle vaccinazioni agli over 80 a domicilio la risposta data dall’assessore Cavo conferma quanto denunciano i cittadini ma anche quello che da tempo sostenevamo noi e cioè che, a domicilio, in Liguria non si sta vaccinando. Su una platea di 10mila persone e dai dati, aggiornati a 1 mese fa, il 27% ha ricevuto solo la prima dose, numeri bassissimi che fotografano una Regione troppo indietro su una categoria che ha priorità assoluta”.

“L’assessore – ha dichiarato Arboscello a margine del Consiglio – ha detto che la platea è di 10mila persone al domicilio da vaccinare ma che ad oggi il sistema ‘Poliss’ non permette di sapere il numero di quanti sono stati vaccinati a domicilio. Gli unici numeri disponibili inoltre sono aggiornati al 12 aprile, un mese fa, quando risultava vaccinato con prima dose il 27% di questa fascia di utenti”. “Quindi – prosegue Arboscello – il dato bassissimo del 27% conferma come non si stia vaccinando una categoria che era già prioritaria e confermata tale dall’ordinanza del commissario Figliuolo. In pratica è migliorato il dato quantitativo, mentre rimangono forti criticità su quello qualitativo: vacciniamo le persone sbagliate, e siamo indietro su ultra fragili e le categorie over 80”.

“Settimane fa – aggiunge il capogruppo Pd Luca Garibaldi – avevamo già avanzato su questo tema una serie di proposte che ribadiamo. Ora però i vaccini ci sono, ne abbiamo ricevuti di più proprio perché abbiamo più fragili rispetto alle altre regioni e nonostante la Liguria sia prima per numero di vaccini fatti continuiamo a vaccinare per ultimi quelli che dovrebbero essere vaccinati per primi. A marzo avevamo chiesto di utilizzare le Pubbliche assistenze per i vaccini a domicilio, di fare una campagna di richiamo su tutti i domiciliati cambiando anche le modalità e poi che tutti gli over 80 fossero vaccinati entro la fine del mese. Ma su queste proposte oggi siamo indietro di 3 mesi”.