Ma la Liguria è in zona gialla o arancione? Gialla ma con restrizioni da zona arancione e Dad al 100%

La Liguria con i suoi dati relativamente stabili per ora è rimasta formalmente in zona gialla ma per effetto del nuovo decreto-legge le restrizioni in vigore da oggi fino al 6 aprile saranno quelle della zona arancione

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di Fabrizio Pinna – Quando comunicazione istituzionale e propaganda politica si mischiano, la confusione regna sovrana. Contrariamente a quanto riportato nei giorni scorsi anche da alcuni media nazionali, tecnicamente la Liguria si è infatti per il momento conservata in zona gialla ma per effetto dell’ultimo Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri (13 marzo 2021) che estende alle zone gialle le regole della zona arancione le norme saranno in ogni caso più restrittive almeno da oggi fino al 6 aprile anche nella nostra regione, con in più l’ulteriore stretta pasquale nei giorni 3, 4 e 5 aprile in cui “su tutto il territorio nazionale (tranne che nelle zone bianche), si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse”.

Non si sa ancora se a fine settimana qualcosa cambierà nei colori della mappa italiana ma per il momento, come riporta anche il sito istituzionale del Governo nella sezione che contiene le FAQ su cosa si può o non si può fare nelle diverse zone e regioni (“COVID-19 – Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo”), risultano nell’area bianca: Sardegna; nell’area gialla: Calabria, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta; nell’area arancione: Abruzzo, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria; nell’area rossa: Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia, e Veneto.

Nei giorni 12 e 13 marzo il Ministero della Salute non ha infatti emesso alcuna ordinanza che imponga il passaggio di zona della Liguria da gialla ad arancione (le ultime 4 ordinanze emanate sono state queste: * Ordinanza ministeriale 12 marzo 2021 – Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19 – Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto; ** Ordinanza ministeriale 12 marzo 2021 – Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19 – Regione Puglia; *** Ordinanza ministeriale 12 marzo 2021 – Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19 – Regione Molise; **** Ordinanza ministeriale 13 marzo 2021 – Minure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19 – Regione Marche e Provincia autonoma di Trento).

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Del resto anche l’ultima ordinanza di Regione Liguria (n. 10/2021) che prolunga dal 15 al 21 marzo la Dad (la didattica a distanza) al 100% per “le attività scolastiche e didattiche delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, degli organismi formativi di istruzione e formazione professionale (IeFP), degli Istituti tecnici superiori (ITS) e dei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS)” nei richiami più recenti posti in premessa indica appunto quelle ordinanze del Ministero della Salute emesse il 12 marzo 2021 che tuttavia non riguardano direttamente la Liguria bensì altre regioni.

Ad ogni modo, la Liguria con i suoi dati relativamente stabili per ora resta dunque formalmente in zona gialla ma per effetto del nuovo decreto-legge (del 13 marzo 2021) le restrizioni in vigore da oggi fino al 6 aprile saranno quelle della zona arancione, con l’aggiunta della Dad al 100% regolata dall’ordinanza regionale firmata dal presidente della Giunta Giovanni Toti. Troppe restrizioni? La polemica politica naturalmente prosegue anche se in realtà il modo di allentare i vincoli, dare più respiro a mobilità personale e consentire margini più ampi ad aperture di attività commerciali, spazi sociali e culturali esiste già da mesi ed è quello di avere sotto stretto controllo l’epidemia, abbassando tutti i parametri di rischio in modo da entrare in zona bianca. Ma finora nell’impresa è riuscita solo la Sardegna mentre tutte le altre regioni hanno per il momento abbondantemente – chi più chi meno – fallito l’obiettivo, Liguria compresa. Ed è su questa meta da raggiungere, più che sulle sterili polemiche intorno al primato della salute pubblica o dell’economia, che ora forse sarebbe meglio concentrare gli sforzi, appoggiandosi sulla crescita della campagna vaccinale.

In breve: divieti e non divieti in Liguria dal 15 marzo al 6 aprile 2021

Spostamenti

  • “Coprifuoco” dalle 22 alle 5 del mattino.
  • Vietati gli spostamenti fuori Regione e fuori dal Comune (tranne che per comprovate esigenze lavorative, necessità, motivi di salute).
    Consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune dalle 5 alle 22 e gli spostamenti dai piccoli comuni (fino a 5000 abitanti) in un raggio di 30 chilometri (ma senza poter raggiungere i comuni capoluogo).
  • Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile 2021, nelle zone gialle e arancioni, sarà possibile recarsi in altre abitazioni private abitate solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno dello stesso Comune. Si potranno spostare al massimo due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

Chiusi o aperti?

  • Aperti Negozi e attività commerciali e i Centri commerciali nei giorni feriali
  • Chiusi i Bar e ristoranti, consentiti asporto (fino alle ore 22 per i ristoranti, fino alle 18 per i bar e gli esercizi senza cucina) e consegne a domicilio (senza restrizioni).
  • Chiusi i Centri commerciali nei festivi e prefestivi (tranne negozi di alimentari, supermercati, farmaci, parafarmacie, tabacchi, edicole che si trovano al loro interno)
  • Chiusi Musei e mostre

Scuole

  • In presenza: materne, elementari, medie
  • In DAD al 100%: superiori (fino al 21 marzo se l’ordinanza regionale non sarà prolungata)

Pasqua sarà “zona rossa”

Infine, nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o Province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa. In tali giorni, nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno della stessa Regione.