Questa mattina ha avuto inizio la campagna vaccinale Anti-Covid che vede in prima linea i medici di famiglia che ad Albenga si svolgerà presso l’Auditorium San Carlo così come stabilito durante l’incontrato tenutosi lo scorso 6 marzo tra il l sindaco Riccardo Tomatis, il direttore generale dell’Asl2 savonese, Marco Demonte Prioli, il dottor Pirino presidente della Fondazione Oddi e il personale dell’Asl2 savonese.
In quell’occasione il sindaco e medico Ricardo Tomatis aveva rappresentato l’importanza di riuscire a garantire ai cittadini ingauni la possibilità di vaccinarsi nel proprio comune. “Instaurata immediatamente una proficua collaborazione e dialogo con i vertici dell’Asl che hanno compreso le esigenze del territorio e degli utenti, è stata individuato l’auditorium San Carlo quale sede più opportuna”.
“È iniziata questa mattina la campagna di vaccinazione dei medici di famiglia all’Auditorium San Carlo” dice il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis che in quanto medico inizierà a vaccinare i suoi pazienti nel pomeriggio di oggi. “Ad Albenga rimangono attivi due punti di vaccinazione cioè quello presso la Tensostruttura in Regione Campolau gestito completamente dall’Asl e messo a disposizione dal Comune e quello all’Auditorium San Carlo in via Roma gestito dai medici di famiglia in collaborazione con l’Asl che ha messo a disposizione il proprio personale per rendere tutto più agevole e più veloce”.
“Sono soddisfatto del fatto che ad Albenga ci siano due punti di vaccinazione e che i medici di famiglia abbiano trovato una sede idonea gestita grazie alla collaborazione con l’Asl. È importante che gli Albenganesi abbiano la possibilità di vaccinarsi nel proprio comune.” conclude il sindaco Riccardo Tomatis: “La vaccinazione è la via d’uscita da questa situazione che è ancora molto difficile, per questo rivolgo un invito a tutti a vaccinarsi aspettando ovviamente il proprio turno, ma senza nessun timore. Nella mia qualità di Presidente del Distretto Socio – Sanitario albenganese ci tengo a ringraziare tutti i medici di famiglia che hanno aderito alla campagna vaccinale ed il personale sanitario e non che, ogni giorno, è impegnato nella lotta contro il Coronavirus”.
