Andora, ripresi lavori di innalzamento del Ponte Europa Unita

Se non ci saranno altri imprevisti, l’opera sarà conclusa entro l’estate

demolizione ponte Andora

Da questa mattina sono ripresi ad Andora i lavori per l’innalzamento del ponte Europa unita. In una decina di giorni sarà completamente demolita la soletta, quindi si procederà alle restanti lavorazioni.

“Avevamo fermato l’intervento per dare priorità alla sicurezza, da sempre alla base delle scelte di questa Amministrazione” dice il sindaco Mauro Demichelis che questa mattina ha effettuato un sopralluogo nel cantiere dove le ruspe hanno ripreso lo smantellamento. “La progettazione del ponte prevedeva il recupero delle travi dell’impalcato da ricollocare una volta innalzate le pile e gli argini. Come avevamo già detto tempo fa, dopo aver rimosso l’asfalto dalla soletta, non potendo avere certezza della collaudabilità delle travi al di sotto dell’impalcato rimosso, si è optato per una nuova soluzione che garantisce una migliore qualità – spiega il primo cittadino di Andora – Dato che la storia ci ha insegnato, a caro prezzo, che i rattoppi non sono la migliore soluzione, si è optato per una variante, a norma di legge. L’impalcato sarà ricostruito con travi nuove, fatte in materiali innovativi e certificati che assicureranno ad Andora un ponte nuovo che rispetta i requisiti di massima sicurezza”.

La soluzione non modifica il quadro economico originario dell’opera pubblica del valore di un 1 milione e 400mila euro in gran parte finanziato dalla Regione Liguria.

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Il cronoprogramma ha subito una variazione dovuta alla maggiorazione delle lavorazioni, ma per ora non si prevede un ritardo sui tempi di realizzazione previsti dalla gara. Se non ci saranno altri imprevisti, l’opera sarà conclusa entro l’estate. Si procederà ad alzare le pile del ponte in mondo da poter ottenere un incremento di altezza di 1 metri e 40 al centro e di un 1 metro e 20 sugli argini. Saranno rifatte anche le rampe di accesso con idonee pendenze. Si procederà anche ad integrare a norma di legge tutti i sottoservizi presenti sugli argini. Si conta di poterlo terminare entro l’estate. Si tratta di un intervento atteso da tempo e necessario a mettere in sicurezza la zona eliminando definitivamente il rischio di esondazione in caso di piena del Merula.