Ieri sera il battesimo su Clubhouse per Enoteca pubblica regionale, invitata da Roberta Garibaldi la nota esperta di turismo enogastronomico, per commentare i numeri di un fenomeno con dati in crescita. L’ultimo rapporto sul turismo enogastronomico, relativo all’anno precedente al Covid, confermano che il vino e il territorio restano un importante fattore di attrazione turistica: 56% degli italiani in viaggio aveva visitato negli ultimi tre anni un’azienda vitivinicola e il 44% partecipato a un evento a tema. Dati che derivano da un trend in crescita, se si raffrontano con quelli degli anni precedenti. La ricerca traccia poi il profilo dell’enoturista.
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Dietro ogni prodotto di qualità certificata ci sono l’uomo e il territorio. Indissolubili e necessari, tutti da scoprire: soprattutto in una realtà come la Liguria, dove il paesaggio e le produzioni sono multiformi, come il clima e i panorami. L’unicità della Liguria, del resto è questione naturale: quanti altri luoghi al mondo hanno in pochi chilometri lineari spiagge sabbiose e montagne alpine? Lo stesso fil-rouge, la stessa varietà incredibile la possiamo incontrare anche nelle produzioni agro alimentari, nell’enologia, nelle certificazioni europee. E tutta questa meraviglia, questa tavolozza di sensazioni e di esperienze sono il nucleo e la forza di quel marketing turistico territoriale che rende la Liguria una meta unica per il turista gourmet o semplicemente desideroso di assaporare qualcosa di unico.
Regione Liguria ha sviluppato due format di successo, nel corso del 2020, che saranno potenziati nei prossimi mesi e costituiscono asset strutturali di un marketing turistico territoriale che fa leva sull’esigenza della domanda di vivere un turismo esperienziale a partire dall’identità di un territorio. Il vino è un fatto culturale che racconta di un luogo e dei suoi abitanti. Il turista vuole fare esperienze “di senso” e incontrare l’autenticità di una terra. Dietro ogni prodotto di qualità certificata ci sono l’uomo e il territorio. Indissolubili e necessari, tutti da scoprire.
Attraverso il progetto TERRAGIR3, sono state certificate 150 esperienze proposte da agriturismi, fattorie didattiche e aziende ittiche, una vera rete di aziende che può offrire un’accoglienza speciale e unica. Nei giorni scorsi sono stati installati nell’atrio di Palazzo Ducale a Genova e allo IAT di Alassio due postazioni multimediali che offriranno al pubblico la possibilità di andare alla scoperta dell’entroterra ligure puntando non solo su sapori, tradizioni e ricette, ma valorizzando una serie di proposte esperienziali. «Il progetto – spiega il vicepresidente e assessore all’agricoltura e marketing territoriale Alessandro Piana – ha portato a selezionare 54 tra aziende agricole, agriturismi e aziende ittiche in grado di proporre oltre 150 esperienze autentiche e di qualità, capaci di soddisfare le esigenze di golosi e curiosi dell’arte contadina e del mondo rurale. L’obiettivo è quello di promuovere il nostro territorio attraverso le diverse tipicità, puntando sul turismo sostenibile, di prossimità. Miriamo ad allargare la platea delle imprese aderenti, in modo da permettere a un numero sempre maggiore di realtà di essere valorizzate e conosciute, per potenziare l’offerta della nostra regione, in chiave di enoturismo e turismo enogastronomico».
“Adotta una cantina”, un progetto sviluppato con enoteca regionale, ha messo a sistema circa 50 strutture ricettive e altrettante cantine per proporre all’ospite un’esperienza “di senso” e rendere più agevole la conoscenza dei vini liguri e dei viticoltori, con l’obiettivo di far vivere al turista un viaggio esperienziale e immersivo tra vigneti, cantine e calici di ottimo vino. «Si tratta di un’iniziativa di rilancio, ideata nell’estate 2020, per contrastare il difficile momento e migliorare la conoscenza delle produzioni di qualità della nostra regione che sarà ripetuta anche quest’anno– ha affermato l’assessore al turismo Gianni Berrino – gli alberghi, infatti, avranno la possibilità di proporre all’ospite un’es, esperienza unica e di promuovere al tempo stesso il vino della Liguria, una delle eccellenze del nostro territorio. La valenza di questa collaborazione pertanto è duplice: far conoscere i vini e far scoprire agli ospiti degli hotel i luoghi incantati in cui sorgono i vigneti liguri».
E poi “Assaggia la Liguria”, brand che punta a creare eventi e momenti di piacere potendo contare su tre frecce al proprio arco: il basilico Genovese DOP, l’olio DOP Riviera Ligure e i vini DOC liguri, attraverso l’azione dei consorzi di riferimento e di enoteca regionale.
A fare da sintesi, e con l’obiettivo di fare della produzione agroalimentare il volano portante del turismo della regione, l’Agenzia di promozione “In Liguria” sta mettendo a sistema queste iniziative e progettando strategie di marketing turistico territoriale per incidere nel complesso processo decisionale che porta alla scelta di una vacanza e in cui il fattore decisivo è il carattere esperienziale della stessa. L’enoturismo e l’enogastronomia saranno la leva di sviluppo sostenibile del territorio e del turismo, in una chiave di competitività sui mercati domestici e internazionali, perché la tipicità è la cifra distintiva di una destinazione. Tutte le esperienze si trovano sul nuovo sito progettato in giugno 2020, e popolato da oltre 500 esperienze www.experienceliguria.it