Presidente del Consiglio Regione Liguria: “difesa delle donne vittime di violenza”

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

Il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha aperto la seduta per ricordare, in prossimità dell’8 marzo, tutte le donne vittime di violenza. «È impegno di questa Aula oggi, a pochi giorni da una ricorrenza che riporta al centro dell’interesse la posizione della donna nella nostra società, stigmatizzare – ha esordito – un fenomeno tanto antico e radicato da essere emerso alla coscienza collettiva solo in tempi relativamente recenti; un fenomeno che, pur precisamente individuato nelle sue logiche e nelle sue modalità, è ancora lontano dal dirsi sconfitto».

«Faccio riferimento espresso alla violenza di cui le donne sono vittime e che in un numero impressionante di casi sfocia nel femminicidio. Sono state – ha aggiunto – 131 le vittime solo lo scorso anno e l’andamento di questi primi mesi del 2021 sembra, purtroppo, confermare una crescita. A fronte del moltiplicarsi delle iniziative di sensibilizzazione, dell’affinarsi degli strumenti normativi e del rafforzamento della rete sociale di protezione delle vittime, non accenna a diminuire il dramma della violenza sulle donne; una violenza che, essendo consumata principalmente tra le mura domestiche, subisce un preoccupante incremento proprio in questo periodo di forzato lockdown».

Il presidente ha aggiunto: «Dobbiamo ribadire la piena condanna di ogni forma di violenza perpetrata sulle donne, senza negare il fatto che sia necessario, innanzitutto, operare affinché possa concretizzarsi quella rivoluzione culturale, quel profondo cambiamento di una mentalità, ancora subdolamente pervasiva delle relazioni sociali, delle dinamiche lavorative e familiari, che sottende a questo dramma». Medusei ha concluso: «Questa Assemblea, da sempre aperta e sensibile alle problematiche della parità di genere, è pronta a fare la propria parte per un obiettivo di civiltà la cui urgenza è richiamata con allarmante frequenza da sempre nuovi fatti di cronaca».

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