Superato l’esame da Guida alpina: in Liguria diventano sedici, di cui tre donne

Assessore Berrino: "turismo esperienziale outdoor sempre più diffuso nel nostro territorio"

AltaVia Monti-Liguri

I cinque candidati (una guida alpina maestro d’alpinismo e quattro aspiranti) agli esami di abilitazione hanno superato la prova, organizzata dall’assessorato al Turismo e dal Collegio regionale per le guide alpine svoltasi con modalità di collegamento in remoto, e sono stati quindi abilitati dalla Commissione esaminatrice nominata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale della Liguria.


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Si tratta di Alessandro Albicini di Genova, Alice Arata di Finale Ligure, Enrico Sasso di Cairo Montenotte, Sabrina Zunino di Savona e Filippo Rizzo di Calice Ligure (unica nuova guida alpina) esaminati da Alberto Fantone e Daniele Maccagno istruttori guida alpina, Giancarlo Nardi e Giovanni Minuto per gli aspetti culturali, Patrizia De Salvo medico esperto in soccorso e Fabrizio Masella per il soccorso alpino.

Ad oggi, nei 14 collegi regionali presenti in Italia, si contano circa 1286 tra guide (1164) e aspiranti guide, tra queste la presenza femminile si attesta a circa 21 unità complessive (0,016%) a fronte di un rapporto di circa il 19% (3 su 16 iscritti complessivi) per il collegio Liguria. Il collegio ligure risulta quindi quello che conta più donne in Italia.

“Guide alpine e aspiranti sono figure professionali di altissimo livello che accompagnano escursionisti e turisti alla scoperta di luoghi difficili da raggiungere sia nella vicinanze della costa che nelle valli dell’entroterra: il turismo esperienziale outdoor è una tendenza che in questi ultimi tempi sta prendendo sempre più campo anche in Liguria – commenta l’assessore regionale al Turismo e al Lavoro Gianni Berrino – Esercitare la professione di guida alpina nella nostra regione, territorio fronte mare, è anche una grande opportunità lavorativa per i nostri giovani”.

“Il nostro piccolo Collegio regionale è in lenta ma costante crescita – aggiunge il presidente Lorenzo Cavanna – Gli abilitati oggi sono professionisti di altissimo livello perché, dopo due anni di corso con 1600 ore di formazione, per diventare aspirante guida hanno dovuto superare le prove attitudinali pratiche (4 giorni tra arrampicata su roccia, scalata su cascate di ghiaccio, sci fuoripista), frequentare tutti i moduli formativi che comprendono le salite alpinistiche su roccia e ghiaccio in alta montagna a 4000 metri e una consistente formazione sul soccorso sia in parete che su ghiacciaio”.