Domenica 14 febbraio, alle 11,30, volontari e senza fissa dimora ricorderanno insieme a Genova, nella basilica della Ss. Annunziata del Vastato, chi ha perso la vita in strada negli ultimi anni. La celebrazione, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e celebrata dal vescovo ausiliare della Diocesi di Genova, mons. Nicolò Anselmi, parte dalla memoria di Pietro Magliocco, senza dimora morto nel 1993 a Genova per la durezza della vita di strada.
Insieme al suo, verranno letti i nomi delle tante persone che da allora sono morte in strada a Genova, fino alle ultime, registrate a dicembre e gennaio. In ricordo di ognuno di loro verrà accesa una candela. Per la Comunità di Sant’Egidio sarà anche occasione per fare il punto sulla situazione delle persone che vivono per strada a Genova e sulle iniziative di solidarietà a loro rivolte.
La memoria di Pietro
Pietro Magliocco è una delle prime persone conosciute dalla Comunità di Sant’Egidio durante il servizio serale a chi vive per strada. Dormiva nella stazione FS di Sampierdarena: da vari giorni malato di polmonite, moriva la notte stessa del suo ricovero in ospedale l’11 febbraio 1993. Aveva 57 anni. Con lui, domani si ricorderanno circa 150 persone morte negli anni per strada.
Attorno alla sua memoria è cresciuto negli anni – a Genova, in connessione con iniziative analoghe a Roma e in tutta Italia – un largo movimento di solidarietà, con numerose persone di ogni età, che la sera visitano le stazioni e gli altri luoghi dove vivono i senza dimora, portando cibo, bevande calde, sacchi a pelo e coperte. Ma sono state anche individuate soluzioni alternative alla strada che hanno permesso ad alcuni di intraprendere percorsi di riabilitazione e riscatto.