Florovivaismo, Confagricoltura Liguria: “ripartire puntando su verde, economia e ambiente”

De Michelis: “Il comparto rappresenta quasi 3 miliardi di euro di valore della produzione, 30 mila imprese e 100mila addetti, garantisce un contributo notevole in termini di crescita ed occupazione"

floricoltura riviera Liguria ponente

Genova / Albenga | Secondo Luca De Michelis, presidente di Confagricoltura Liguria, “Queste Feste blindate hanno fatto riscoprire gli alberi di Natale, le stelle e i ciclamini, portando un po’ di colore e atmosfera nelle case degli italiani. Proprio il maggior tempo passato in casa, oltre a ravvivare tradizioni e spirito natalizio, ha spinto la richiesta che per alberi, stelle e ciclamini è cresciuta del 15%. Questi risultati, però, non possono rimanere un episodio spot, ma vanno accompagnati da misure snelle e applicabili per far ripartire l’intero settore”.

“Il parziale recupero di queste settimane – ha sottolineato De Michelis – indica una capacità di reazione e tenuta del florovivaismo alle prese con la complessa congiuntura del mercato, che difficilmente si lascerà alle spalle i problemi di questi ultimi mesi. L’intero comparto continua a navigare a vista e la pandemia ha completamente rivoluzionato l’equilibrio domanda/offerta. Preoccupano incertezza e instabilità e c’è forte timore per i fiori recisi, massacrati dall’annullamento di feste, eventi e cerimonie, che hanno perduto il 70%”.

Nelle misure di politica economica agricola, Confagricoltura chiede che, nei vari provvedimenti, venga dedicata una particolare attenzione al florovivaismo. “A partire dalla legge di bilancio, che già prevede alcuni primi elementi positivi come la proroga del bonus verde; uno strumento che, come ha anche chiesto Confagricoltura nella fase di approvazione della manovra, va migliorato e rafforzato. Interessante l’incremento per il programma sperimentale di messa a dimora di alberi per le foreste urbane e periurbane, assieme ad ulteriori interventi di concreta valorizzazione del prodotto florovivaistico nazionale e del comparto”.

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“Veniamo da anni di recessione – ha ricordato il presidente ligure di Confagricoltura -. Occorre puntare di più sulle produzioni nazionali di fiori e piante, riqualificare il verde pubblico troppo spesso trascurato, migliorare sostenibilità e vivibilità delle aree urbane, soprattutto periferiche, con la messa a dimora e la corretta manutenzione e gestione di viali alberati, parchi e giardini”.

“Il comparto – conclude il presidente di Confagricoltura Liguria – rappresenta quasi 3 miliardi di euro di valore della produzione, 30 mila imprese e 100mila addetti, garantisce un contributo notevole in termini di crescita ed occupazione senza dimenticare i benefici che i nostri vivai generano per il miglioramento dell’ambiente, della qualità della vita e del futuro del pianeta”.