Stelle di Natale ‘Made in Liguria’ si confermano piante simbolo delle feste

Le stelle di Natale, nel tempo, sono divenute protagoniste delle feste grazie al loro colore rosso intenso tipico del Natale e alla disposizione delle foglie che le rendono simili ad una cometa

Stelle di Natale

Quest’anno per le feste, in quasi una famiglia su due (42%) a livello nazionale, sarà presente una Stella di Natale per allietare le giornate da passate tra le mura domestiche in anno di pandemia. In Liguria non mancheranno neanche ciclamini ed altri fiori locali: “importante scegliere sempre di acquistare, per se stessi o da regalare ad amici e parenti, piante e fiori Made in Liguria, in modo da sostenere e dare futuro a un comparto chiave della regione, portato avanti grazie al lavoro e costante impegno di 3200 imprese, concentrate per il 95% tra le province di Imperia e Savona”.

È quanto profila un’analisi di Coldiretti/Ixè, sugli acquisti verdi degli italiani che approfitteranno degli ultimi giorni per portare doni a parenti e amici prima del lockdown di Natale. A livello nazionale l’andamento delle vendite è stabile con prezzi che vanno dai 2,5 euro per gli esemplari più piccoli per arrivare anche ai 150 euro degli alberelli più strutturati. Le stelle di Natale, nel tempo, sono divenute protagoniste delle feste grazie al loro colore rosso intenso tipico del Natale e alla disposizione delle foglie che le rendono simili ad una cometa. I veri fiori della stella di Natale, sono quelli di colore giallo all’interno, mentre le parti di colore rosso non sono altro che foglie che assumono tale colorazione in particolari periodi dell’anno.

Solitamente tali brattee sono rosse, ma possono essere anche rosa o bianche e tendono, per motivi fisiologici, a cadere dopo le feste, verso la primavera. Questo non vuol dire che la pianta non possa tornare a rifiorire, infatti, basta seguire piccoli accorgimenti per averla ancora in casa l’anno dopo. Quando la pianta rimane “nuda” è importante mantenerla all’ombra, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni) perché si tratta di una pianta “brevidiurna”, che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce. Durante il periodo primaverile è opportuna una potatura e un trasloco in terrazzo per poi farla rientrare in case verso ottobre/novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore massimo di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuovi rami e foglie che assumeranno il caratteristico colore rosso. Questa pianta predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale.

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“Quest’anno l’acquisto delle tradizionali piante natalizie – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – ha un significato particolarmente importante sia per portare serenità nelle famiglie sia perché rappresenta una boccata d’ossigeno anche per il settore del florovivaismo ligure, colpito duramente dalla pandemia a causa dai rallentamenti alle esportazioni e blocchi nazionali della scorsa primavera, ai quali si sono sommati i limiti a matrimoni, eventi e cerimonie ecc…. La pianta, è coltivata in Liguria principalmente nelle serre della Piana d’Albenga savonese, ma anche in provincia di Genova. Nelle serre della Piana si producono annualmente circa 300mila Poinsettie (vero nome della più comune Stella di Natale). Come la maggior parte delle nostre produzioni le Stelle di Natale sono un prodotto agricolo stagionale deperibile, che necessita di mesi di coltivazione (la produzione inizia già dal mese di Luglio) e grandi investimenti, e, ora più che mai, è importante sostenere i nostri imprenditori scegliendo di acquistare piante liguri, per essere sicuri di avere un prodotto sempre di altissima qualità e supportare inoltre l’economia del nostro territorio e l’occupazione”.