Canapa, Mantero (M5S): “regolamentare il settore per tutelare i consumatori”

Un comparto che può portare 1 miliardo di euro di nuove entrate nelle casse dello Stato

Matteo Mantero

Savona / Roma| Il senatore ligure Matteo Mantero (M5S): “Parliamo di canapa industriale, prodotto agricolo normato dalla legge, non si parla di cannabis terapeutica, né tanto meno di quella che viene volgarmente chiamata marjuana, ma di varietà presenti e registrate, la cui produzione è lecita ‘ab origine’ in base alla legge. Lo scorso anno la maggioranza ha approvato in legge di stabilità, un emendamento mio e del collega Mollame, per regolamentare la vendita delle infiorescenze di canapa industriale e per l’estrazione del CBD. Emendamento poi stralciato, per un cavillo tecnico e una sostanziosa dose di pregiudizio, dalla Presidente Casellati”.

Da allora – prosegue Mantero – lo abbiamo perfezionato e ripresentato in diversi decreti, ma ahimè al Senato la mannaia della Casellati è sempre pronta. L’abbiamo aggirata ripresentando quell’emendamento alla Camera in legge di stabilità, a questo punto la stessa maggioranza che l’aveva votata al Senato avrebbe dovuto approvarla senza difficoltà, dando una cornice chiara alle tante aziende che hanno coraggiosamente investito in questo settore, garantendo una maggiore sicurezza ai consumatori e anche portando nelle casse dello stato 950 milioni di euro di nuove entrate, ma purtroppo questo non è accaduto perché alcuni partiti della maggioranza, PD e IV principalmente, accampano”.

“In Italia – ricorda il parlamentare ligure – esiste già un mercato lecito, ma non ancora regolato, costituito da 3.000 aziende, 12.000 lavoratori e un fatturato di 200 milioni di euro. Con questo nuovo emendamento, interveniamo per regolamentarne la commercializzazione dei relativi prodotti. In quanto regolamentare è necessario per garantire norme chiare ad agricoltori, commercianti e per la sicurezza dei consumatori. Inoltre il MEF calcolandone la portata, prevede nuove entrate, per le casse dello Stato, pari a 950 milioni di euro”.

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I partiti che si oppongono, – conclude il senatore pentastellato – si trincerano a mio avviso, dietro i pareri ostativi dei Ministeri dell’Interno e della Sanità. Questi pareri sono viziati da un’incomprensione di fondo del perimetro dell’emendamento: confondono la canapa industriale con le varietà di canapa al alto contenuto di THC, riportando notevoli imprecisioni e clamorose inesattezze. Ho quindi lavorato ad un documento, che confuta punto su punto questi pareri e l’ho inviato ai relativi Ministeri. Ora basta nascondersi dietro tecnicismi, timori e ignoranza, è il momento di regolamentare questo mercato, per tutelare i consumatori e permettere alle nostre aziende di poter lavorare con serenità”.