Genova, Pci: “gli spazi del Porto Antico sono ridotti, ceduti secondo una pura logica di profitto”

"né il sindaco Bucci né Sansa sembrano effettivamente sensibili al problema nella sua interezza: non si trova nelle loro parole una volontà di cambiamento rispetto alla privatizzazione degli spazi pubblici”.

Genova porto antico da alta visuale

Genova | Secondo la segreteria del Partito Comunista Italiano Federazione di Genova  “Da più di trent’anni gli spazi del Porto Antico sono ridotti, ceduti secondo una pura logica di profitto, convertiti in luoghi a pagamento come parco giochi, cancelli, locali turistici (recintati) e posteggi, dove la cittadinanza non può accedere ampiamente, dove gli abitanti del centro storico sempre meno riescono a trovare spazio per il tempo libero, per un po’ di attività sportiva all’aperto, magari per i bambini. Allo stesso tempo molti complessi portuali sono diventati sede di numerosi uffici, a scapito della potenziale funzione pubblica, culturale e di aggregazione”.

“Per questi motivi – prosegue la nota – c’è da preoccuparsi, quando l’Associazione Italiana Biblioteche chiede spiegazioni riguardo la riduzione degli spazi per la Biblioteca De Amicis, a favore di altri uffici. La reazione dei cittadini si è già fatta notare anche con petizioni e denota una rilevanza sociale e culturale di un luogo conosciuto a livello nazionale. Ed il centrosinistra ovviamente segue a denunciare, il centrodestra a rassicurare – anzi a ribattere con promesse di ampliamenti e miglioramenti. Però né il sindaco Bucci né Sansa sembrano effettivamente sensibili al problema nella sua interezza: non si trova nelle loro parole una volontà di cambiamento rispetto alla privatizzazione degli spazi pubblici”.

“Due campagne elettorali si sono contese e si contendono il primato della salvaguardia della cultura e dell’educazione dei bambini, con promesse, parole (e più o meno disonestà), ma nessuno osa menzionare il fondamento di questi eventi: la gestione meramente aziendale del Porto Antico da parte del consorzio privato-pubblico che controlla l’area. Il Partito Comunista Italiano Federazione di Genova e FGCI Genova seguono queste vicende con apprensione, certo augurandosi che la Biblioteca De Amicis venga migliorata a favore della cittadinanza, così come il Porto Antico ed centro storico tutto. D’altra parte non ci aspettiamo che a fare ciò siano i privatizzatori (di centrodestra e di centrosinistra) degli ultimi decenni, anche per questo lottiamo e lotteremo”.