“La Traviata”, quando l’arte aiuta a resistere (anche a Savona)

Giovanni Di Stefano: “tenere vivo e aperto il teatro diventa, in un periodo come questo di enormi difficoltà legate al Corona virus, il messaggio più forte e di speranza che possiamo offrire al pubblico”

Opera Giocosa di Savona - Traviata

Savona | L’Opera Giocosa di Savona trasforma le scene del teatro ‘Chiabrera’ e il melodramma di Giuseppe Verdi in un canto di speranza. Una “meraviglia in scena” esaltata dalla regia di una leggenda come Renata Scotto e da chi, come il soprano Rosa Feola, il tenore Leonardo Sanchez Rosales, il baritono Sergio Vitale e lo scenografo Michele Olcese, rappresenta al meglio il pianeta della lirica.

Sarà un appuntamento con un modo differente di fare storia “La Traviata” di Giuseppe Verdicon la regia di Renata Scotto che l’Opera Giocosa di Savona offrirà alla città venerdì 16 ottobre (ore 20) e domenica 18 ottobre (ore 15.30) al teatro Chiabrera. Coprodottadalla stessa Opera Giocosa di Savona con il Reate Festival e il Teatro Coccia di Novara – con un nuovo allestimento creato apposta per l’occasione da Michele Olcese e nato grazie alla collaborazione e al sostegno della Fondazione Arena di Verona – la rappresentazione racchiude in sé tanti motivi per farsi definire unico. A partire dal punto di vista artistico. Oltre alla sua qualità distintiva e dal tratto ‘minimalista’, la regia della stessa Renata Scotto sarà un vero e proprio passaggio di testimone con Rosa Feola, soprano già di fama e che, come Violetta Valéry, debutterà nel ruolo che vide, appena diciottenne, la Scotto cominciare la propria carriera a livello assoluto partendo dal medesimo palco savonese.

Un gioco del destino, quest’ultimo, che verrà favorito dalle prestigiose presenze di Leonardo Sanchez Rosales, giovane tenore messicano che proviene dall’Opera di Zurigo, e del baritono Sergio Vitale nel ruolo di Giorgio Germont oltre che da un basso di fama internazionale come Matteo Peirone nel ruolo del dottor Grenvil. Il tutto verrà favorito pure dall’Orchestra Sinfonica di Savona, diretta dallo stesso Giovanni Di Stefano e dal coro del Teatro dell’Opera Giocosa con, su tutti, il maestro del coro, GianLuca Ascheri. Ogni elemento porterà all’allestimento un valore aggiunto che diventerà ancora più importante anche dal punto di vista sociale. In tempi difficili e dall’immensa incertezza quali sono quelli attuali – a tale proposito, in ottemperanza alle leggi anti Covid 19, oltre ad essere stati sanificati tutti gli ambienti, verranno mantenute, anche tra gli artisti sulla scena, le dovute distanze di sicurezza (tranne che per i congiunti) e indossate sempre le mascherine oltre che osservato un solo intervallo di venti minuti dopo il secondo atto – “investire” nell’arte e riaprire i battenti del teatro ‘Chiabrera’ appare come un prepotente atto di fiducia nel futuro da opporre alle avversità.

Pubblicità
Opera Giocosa di Savona - Traviata

«Una rappresentazione di altissima qualità nel tempio della cultura di Savona quale è il teatro Chiabrera e un fiore all’occhiello per l’Opera Giocosa che è l’unico centro di produzione di Savona – commenta Giovanni Di Stefano, presidente e direttore artistico – tenere vivo e aperto il teatro diventa, in un periodo come questo di enormi difficoltà legate al Corona virus, il messaggio più forte e di speranza che possiamo offrire al pubblico. Una fiducia che tocca tutti gli aspetti della lirica, da quelli maggiormente legati all’ambito artistico per finire a quelli lavorativi che riguardano tutti coloro che contribuiscono a realizzare la rappresentazione. Il tutto senza contare pure quanto è relativo all’indotto che ogni rappresentazione stessa tocca. Siamo profondamente felici e orgogliosi di poter rappresentare tutto ciò in un periodo simile. In questo l’Opera Giocosa è l’unico ente che è riuscito a continuare a promuovere la cultura a Savona, dal Festival ‘Contaminazioni sonore’ di quest’estate alle conferenze ‘Musica in pillole’ di Emanuela Abbadessa, e ad essere promotore della riapertura dello stesso teatro Chiabrera che è chiuso da febbraio».

“La Traviata” è in qualche modo l’emblema del teatro lirico italiano. Rappresentata per la prima volta il 6 marzo 1853, al Teatro La Fenice di Venezia racchiude in sé anche grazieal libretto di Francesco Maria Piave tratto da “La dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio, una forza unica e modernissima per i temi trattati. Il melodramma verdiano mette, infatti, in scena non soltanto la tragedia privata di una donna ma vizi e virtù di un’intera società divisa tra obblighi sociali e slanci sentimentali. È una delle opere più rappresentate al mondo e, fin dal suo apparire sulle scene, ha scatenato i più vari giudizi. Dopo l’iniziale fiasco – dovuto alla scabrosità del tema affrontato – la vicenda di Violetta Valéry ha conquistato piano piano le platee di tutto il mondo, attingendo sempre nuova linfa dalla possibilità di mostrare al mondo una protagonista differente dalle precedenti eroine della lirica, una donna, cioè, che mostra il proprio dramma interiore e l’insuperabile dissidio tra essere e dover essere. Ora sarà materia viva a disposizione del pubblico savonese.

Per informazioni e acquisti dei biglietti on line si possono contattare l’Opera Giocosa via mail info@operagiocosa.it oppure utilizzando il numero ditelefono della biglietteria: 019.801155 – 366.6726682