Tre giorni di dibatti al Festival delle Imprese Champion

120 relatori, 30 appuntamenti, 50 imprenditori e 2 sezioni speciali: sono solo alcuni dei numeri che hanno caratterizzato la manifestazione di quest’anno

al lavoro

Vicenza / Genova | Si è chiusa stamattina a Vicenza la 13a edizione di Città Impresa, il Festival delle imprese Champions diretto da Raffaella Polato, inviato speciale Corriere della Sera.

Una tre giorni di dibattiti e confronti con centinaia di esperti, opinion maker e addetti ai lavori sui grandi temi dell’economia del presente, un’importante occasione per riflettere sulle strategie da adottare e sulle sfide da cogliere in un futuro che impone il cambiamento e l’imprevedibilità della situazione sanitaria.
 
120 relatori, 30 appuntamenti, 50 imprenditori e 2 sezioni speciali: sono solo alcuni dei numeri che hanno caratterizzato la manifestazione di quest’anno e che dimostrano come, in questi tredici anni di lavoro corale, il Festival – promosso da ItalyPost, L’Economia del Corriere della Sera e Comune di Vicenza, in collaborazione con la Commissione Europea, il sostegno di Intesa Sanpaolo e LAGO in veste di main partner e a cura di Goodnet Territori in Rete – sia divenuto un luogo di dibattito, informazione e riflessione sulle sfide che deve affrontare l’economia e la società del nostro Paese.
 
A testimoniare il ruolo di primo piano raggiunto dall’appuntamento, la presenza di esperti e ospiti di primo piano come Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca, il ministro Giuseppe Provenzano, Giancarlo Giorgetti, vicesegretario federale Lega, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Lorenzo Bini Smaghi, presidente Société Générale, già membro del comitato esecutivo BCE, Vittorio Colao, special advisor General Atlantic, presidente Comitato per la remunerazione Unilever PLC / NV e membro del board di Verizon Communications, Marco Bentivogli, co-autore di Fabbrica Futuro (Egea), Ilvo Diamanti, Università di Urbino, Francesco Giavazzi, docente di Economia politica all’Università Bocconi, Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese all’Università Ca’ Foscari Venezia e presidente Progetto Manifattura Milano, Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, Pietro Ichino, docente di Diritto del Lavoro Università degli Studi di Milano e autore de L’intelligenza del lavoro (Rizzoli), Gregorio De Felice, economista.
 
Uno dei momenti cardine della manifestazione si è svolto durante la cerimonia di inaugurazione, con gli interventi di Giuseppe Bono, amministratore delegato Fincantieri, presidente Fondazione Nord Est e Confindustria FVG, Andrea Pontremoli, amministratore delegato e direttore generale Dallara, Lucia Aleotti, consigliere Menarini Group su un tema di assoluta attualità: “Perché è il momento di investire in Italia”. Ma nel corso della manifestazione, gli ospiti della kermesse vicentina si sono interrogati anche sull’andamento dell’economia del nostro Paese nel post-coronavirus, sul rapporto tra Stato e imprese e in particolare sulle strategie che queste ultime possono mettere in atto per tornare a crescere, individuate in particolar modo nella sfida della digitalizzazione e del 4.0, nella competitività delle azioni sostenibili, nella formazione continua e nella semplificazione dei processi.
 
E proprio le aziende sono state le protagoniste di questa edizione del Festival Città Impresa, grazie anche alla presenza di ben 50 imprenditori Champion, rappresentanti di quelle aziende al centro dell’indagine condotta da ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera sulle imprese che hanno battuto la crisi e che continuano a combattere le difficili congiunture del presente. Tra gli altri sono intervenuti Alberto Bombassei, presidente Brembo, Enrico Marchi, presidente Save, Davide Bollati, presidente Davines, Antonella Candiotto, presidente Galdi, Diego Bolzonello, amministratore delegato Calzaturificio Scarpa, Federico Visentin, presidente e amministratore delegato Mevis e presidente CUOA Business School, Daniele Lago, amministratore unico Lago, Massimo Carboniero, presidente UCIMU – Sistemi per produrre, Corrado Peraboni, amministratore delegato Italian Exhibition Group. Ma a discutere delle questioni chiave dell’economia sono stati presenti anche numerosi esponenti del mondo di Confindustria, prime tra tutti Maria Cristina Piovesana, neo vicepresidente nazionale – protagonista di un panel sul tema dell’impresa sostenibile –, ma anche Luciano Vescovi, presidente Confindustria Vicenza, Claudia Piaserico, vice presidente Confindustria Vicenza, Antonio Calabrò, direttore Fondazione Pirelli e vicepresidente Assolombarda, e Fabio Storchi, presidente Unindustria Reggio Emilia.
 
La kermesse vicentina quest’anno ha inaugurato delle importanti novità: infatti, per la prima volta nella sua storia ha affiancato ad una parte generale di eventi con i grandi nomi del dibattito economico e del mondo delle imprese anche due sezioni tematiche, ciascuna composta da cinque incontri con esperti del settore, imprenditori e giornalisti. La prima sezione, organizzata in partnership con Auxiell, è stata dedicata al mondo del lean management e dei processi organizzativi, e ha approfondito temi legati alla leadership personale e familiare, al passaggio generazionale, all’interazione con i clienti, alle nuove tecnologie nel mondo del lavoro. La seconda sezione, organizzata in partnership con Equinox, è stata invece dedicata al tema della finanza, e ha approfondito argomenti come la ricapitalizzazione delle imprese, l’internazionalizzazione, il ruolo del private equity per prepararsi alla Borsa e la programmazione della governance.
 
Nel corso della manifestazione alcuni libri hanno fatto da sfondo su alcuni gradi temi: oltre alla presentazione di numerosi libri, come Fabbrica Futuro (Egea, 2019) di Diodato Pirone e Marco Bentivogli, L’intelligenza del lavoro (Rizzoli) di Pietro Ichino, Oltre la fragilità (Università Bocconi Editore) di Antonio Calabrò, Le nuove geografie del Pil (Egea, 2020) di Filiberto Zovico e Reggio Emilia, il territorio della meccanica intelligente (Il Mulino, 2020) di Franco Mosconi, il Festival infatti ha ospitato la presentazione della prima edizione del Premio Letteratura d’Impresa, concorso promosso da ItalyPost e CUOA Business School, che si propone di favorire la produzione e la diffusione di testi, materiali multimediali e ricerche che raccontino e analizzino la peculiarità del sistema produttivo italiano con la finalità di promuovere una “nuova narrazione” dei sistemi imprenditoriali. La prima edizione del Premio si chiuderà nel 2021 con la cerimonia di consegna del Premio durante il prossimo Festival Città Impresa di Vicenza, che si svolge tradizionalmente in primavera.
 
Un’altra novità del Città Impresa di quest’anno è stata la nuova formula con cui si è svolta la kermesse, battezzata dagli organizzatori “Live & Social”: parallelamente alla manifestazione fisica, “in presenza”, infatti, si è voluta affiancare un’integrazione digitale per coinvolgere tutti gli spettatori che per problemi di spostamento non potranno partecipare al lungo weekend di incontri. Così è nata l’idea di realizzare un palinsesto parallelo, portando il dibattito anche sul web e proponendo una sezione ad hoc per valorizzare i contenuti e gli ospiti della manifestazione attraverso i suoi canali social. Particolarmente seguita è stata la sezione speciale diretta da Dario Di Vico, inviato del Corriere della Sera, che ha intervistato personaggi chiave del dibattito politico ed economico italiano ed europeo come Romano Prodi, Emma Bonino e Paolo Gentiloni.
 
Avere così tanto pubblico che, in totale sicurezza ha partecipato a questa edizione, ci sembra di per sé un risultato positivo. È il segnale che il Paese vuole ripartire e che le imprese non si sono arrese. Abbiamo vinto la sfida e abbiamo visto decine e decine di imprese pronte tornare protagoniste. Ora, tutti, dobbiamo continuare su questa strada fatta di prudenza e determinazione” è il commento di Filiberto Zovico, fondatore del Festival Città Impresa.