Le inchieste del Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore e il Salone nautico di Genova

Genova | Anticipazioni. Il prossimo numero del Rapporto Nord Ovest, in edicola con Il Sole 24 Ore venerdì 11 settembre in Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, verte sul Salone nautico di Genova, il primo grande boat show al mondo ad aprire i battenti (dall’1 al 6 ottobre prossimo) da quando si è diffusa la pandemia.

La kermesse genovese sarà all’insegna della sicurezza, garantita dall’ampiezza dell’area espositiva e da un’organizzazione, ad opera di Confindustria Nautica, che ha puntato sulla sicurezza di espositori e visitatori con acquisto online dei biglietti, misurazioni a più riprese della temperatura prima dell’ingresso e distanziamenti. «Abbiamo messo a fattor comune – afferma sulle pagine del Rapporto Nord Ovest Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, che organizza il Salone – le forze e le energie necessarie per reagire positivamente all’emergenza Covid-19. E ora abbiamo presentato al Mise un piano per il sostegno agli investimenti della filiera, in chiave di sostenibilità». Secondo stime di Confindustria Nautica il Salone nautico di Genova, tra espositori, visitatori e manifestazioni di cornice all’evento, sviluppa un indotto sul territorio di Genova e della Liguria che supera i 60 milioni di euro. Il settore della nautica da diporto conta 22mila addetti diretti che salgono però a 180mila se si conta l’intera filiera. Durante il lockdown si è temuto che il comparto potesse perdere fino a 5mila occupati e oltre il 13% del fatturato. Invece la ripartenza ad aprile ha contenuto i danni “perché – spiega Marina Stella, direttore generale di Confindustria Nauticale aziende sono riuscite a recuperare le produzioni che avevano dovuto interrompere per il lockdown, non hanno subito grandi cancellazioni e hanno continuato a lavorare. E questo riguarda sia la grande nautica che la piccola, per la quale si temeva di più. I numeri sono meno preoccupanti di quelli che avevamo ipotizzato in principio”.

Il Presidente di Confindustria Nautica firma, inoltre, un intervento sul Rapporto NordOvest in cui chiarisce che: “Confindustria Nautica ha presentato da subito un piano per la riapertura modulare e progressiva delle diverse attività del settore, sulla base dei dati raccolti ed elaborati dal nostro ufficio studi attraverso indagini sulle aziende della filiera sugli effetti progressivi del lockdown. Le attività produttive del settore sono state quindi classificate a basso rischio/bassa aggregazione sociale. Con le attività di produzione orientate all’export riaperte già dal 27 aprile e le altre produzioni e le reti vendita dal 4-5 maggio, il 18 maggio sono ripartite la navigazione da diporto privata e le attività di charter. Abbiamo presentato al ministero dello Sviluppo economico un piano per il sostegno agli investimenti della filiera in chiave di sostenibilità. Per mantenere la nostra riconosciuta leadership internazionale nei superyacht, nelle imbarcazioni pneumatiche e nella componentistica è necessario, infatti, continuare a investire in innovazione e in tecnologie a basso impatto ambientale: lo riteniamo un aspetto prioritario e indifferibile. La conferma del Salone nautico di Genova, in programma dall’1 al 6 ottobre per la sua 60° edizione è un segnale forte da parte dell’associazione”.

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la prima pagina-Rapporto-NORDOVEST_11.09.2020

In evidenza sull’inserto del Sole 24 Ore dedicato a Liguria, Piemonte e Val d’Aosta anche le problematiche del charter e del leasing nautico, alle prese con un aumento dell’Iva al 22% da novembre che rischia sia di favorire la fuga di clienti e aziende all’estero, sia di pesare sulle vendite della manifestazione, perché, come ricorda Luigi Macchiola, direttore generale di Assilea, in Italia il 90% degli acquisti di barche si fa tramite leasing. Con il ritocco dell’Iva si rischia di creare una grave distorsione del mercato: sono in bilico 500 milioni di finanziamenti in leasing, per le barche che potrebbero avviare la procedura all’estero, anziché in Italia. Spiega Macchiola al Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore: “Ci domandiamo cosa succederà dopo l’entrata in vigore del provvedimento. Nella migliore delle ipotesi, di fronte a un’incertezza, il mercato si deprimerà; sia dal punto di vista dei finanziatori, cioè le società di leasing, sia da quello degli utenti che aspetteranno a comprarsi la barca”. Senza contare che il settore del charter nautico rischia di perdere il 15% dei contratti mettendo di conseguenza in bilico oltre 5.000 posti di lavoro. Per Vincenzo Poerio, amministratore delegato di Tankoa: «Il 70% delle costruzioni di barche dai 24 metri in su avviene in cantieri europei, credo che all’Ue converrebbe decidere di istituire una sua bandiera sotto la quale registrare le imbarcazioni che consenta a tutti gli Stati membri di offrire un’Iva agevolata».

In Piemonte l’approfondimento del Rapporto Nord Ovest è sull’auto: l’industria perde i pezzi e scommette sull’e-car. Nel primo semestre la contrazione dei volumi è stata del 75%, la componentistica ha perso il 24% e gli ordini del mercato interno il 20%. 

Al Piemonte è inoltre dedicata la quinta tappa del Roadshow del Sole 24 Ore Innovation Days, percorso che attraversa le principali aree manifatturiere del Paese per raccontare l’impatto della crisi nei territori, che pure tra mille difficoltà provano a ripartire. Investimenti in ricerca e innovazione sono il carburante per ripartire, come racconteranno imprenditori di diversi settori, dall’aerospazio al largo consumo, dalla meccanica all’alimentare. Iscrizione gratuita www.ilsole24ore.com/piemontecheriparte