Savona: “Il rosso non è il nero”, Linea condivisa e le elezioni di Regione Liguria

Savona | Elezioni Regione Liguria, incontri e programmi. Ieri a Savona, martedì 1° settembre, presso la SMS Leginese si è svolto un incontro promosso dal gruppo “Il rosso non è il nero” per analizzare l’andamento della campagna elettorale in vista delle elezioni regionali il cui svolgimento è previsto per domenica 20 e lunedì 21 settembre prossimi.

Nel corso dell’incontro sono intervenuti i candidati della lista “Linea Condivisa – Sinistra per Sansa” Rita Lasagna e Dilvo Vannoni che hanno illustrato i principali elementi di programma che la lista sta portando avanti in appoggio alla candidatura di Ferruccio Sansa a Presidente della Regione Liguria.

Nel corso del dibattito, presieduto da Franca Ferrando, sono interventi Antonio Ferro, Antonio Vallarino, Roberto Ulivi, Giorgio Amico, Bruno Marengo, Franco Astengo, Maria Rita Zanella e Sergio Tortarolo. “Nel complesso della discussione sviluppata con interventi molto articolati sia rispetto all’insieme del quadro politico presente nel turno elettorale sia al riguardo di specifici aspetti programmatici e delle esigenze comunicative che ne derivano si è fortemente sottolineata la necessità di compiere un deciso passo in avanti nella capacità di esposizione di un tipo di progettualità fortemente innovativa”.

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L’innovazione progettuale, è stato detto, “deve rappresentare la caratteristica distintiva della lista “Linea Condivisa – Sinistra per Sansa” e proprio l’innovazione di progetto e di programma deve significare il più concreto apporto da fornire apportare alla qualità del dibattito in corso. Vanno individuate opzioni molto precise e concrete soprattutto perché risulterà decisivo il livello di partecipazione al voto, considerata la condizione di assoluta eccezionalità nella quale si sta svolgendo questa campagna elettorale. Favorire al massimo possibile la partecipazione dovrà rappresentare il prioritario punto di impegno in questi pochi giorni che mancano al voto”.

Secondo gli intervenuti “Oltre alla necessità di sbarrare la strada a una destra pericolosa che al governo della Regione ha già smantellato aspetti essenziali della nostra vivibilità collettiva a partire dal tema della sanità (tema che occupa il 70% del bilancio regionale). Sul tema della sanità si è verificato, da tempo, un pericoloso cedimento alla privatizzazione. Ed è questo un punto decisivo sul quale è necessario far emergere la priorità di un approccio di capacità di governo effettivamente alternativa”.

Nel corso della discussione si è anche sottolineata la necessità di far risaltare alcune questioni riguardanti l’area savonese, “fin qui assolutamente trascurata. Pochi punti, questi riguardanti l’area savonese, sui quali impostare la fase finale della campagna ponendo un forte impegno allo scopo di far emergere la funzione politica della lista di ‘Linea Condivisa – Sinistra per Sansa’ nell’insieme della complessità della proposta di alternativa che la candidatura di Ferruccio Sansa è chiamata ad esprimere”.

Quattro punti per l’area savonese

«1) All’interno di un disegno di programmazione regionale che va sicuramente affinato è necessario definire, senza voler esprimere alcuna vocazione localistica, elementi di identità per Savona e il suo comprensorio. Una visione d’insieme che deve comprendere anche la Val Bormida in un riequilibrio di rapporto tra costa ed entroterra che può rappresentare un’idea portante di una nuova forma di comprensorialità».

«2) Rispetto al tema, assolutamente centrale, della Sanità la definizione di “comprensorialità savonese” deve assumere il significato prioritario della difesa dell’Ospedale San Paolo, dello sviluppo equilibrato di una sanità territoriale diffusa (della quale si è sentita tragicamente l’assenza in questi mesi di condizione eccezionale) e la presenza pubblica dell’Ospedale di Cairo Montenotte».

«3) La definizione di un piano territoriale al riguardo delle infrastrutture ferroviarie, stradali, portuali. Il tema dell’isolamento del comprensorio savonese e della Val Bormida rimane fondamentale da affrontare e risolvere al fine di poter promuovere nuove occasioni di sviluppo in campo industriale e produttivo, considerato anche la forte difficoltà fin qui incontrata a realizzare, attraverso l’area di crisi complessa, risultati positivi».

«4) Il terreno della programmazione regionale, l’identificazione dei bacini comprensoriali, l’equilibrio nella distribuzione delle risorse sul piano territoriale dovranno risultare fattori decisivi anche nel corso del dibattito che dovrà essere impostato sull’allocazione delle risorse eventualmente disponibili attraverso i fondi europei destinati a fronteggiare la pesante situazione di crisi economica e sociale derivante dall’emergenza sanitaria».