Savona: i Solisti veneti chiudono “Contaminazioni liriche/Festival 20.20”

L’ultimo appuntamento di “Contaminazioni liriche/Festival 20.20” dell’Opera Giocosa di Savona ha già in sé le tracce dell’inizio di un’avventura in musica prossima a stupire ancora.

Solisti Veneti

Savona | Una firma di classe per chiudere una rassegna che ha colto nel segno. Si chiuderà così, sabato 15 agosto (ore 21.30) sul Priamar la prima ‘festa musicale’ di Savona dedicata alla grande musica, ovvero “Contaminazioni liriche/Festival20.20”. A completare una costellazione di appuntamenti costituita da sette stelle in notee recitazione di fulgida lucentezza penserà l’Ensemble Vivaldi dei Solisti veneti. Un marchio di qualità in tutto e per tutto coerente con quanto offerto al pubblico savonese dall’unico ente di tradizione della Liguria riconosciuto dal Ministero.


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«Sono particolarmente felice e fiero di quanto proposto in questo primo Festival – commenta Giovanni Di Stefano, presidente e direttore artistico dell’Opera Giocosa di Savona – la qualità offerta nel corso di queste ‘Contaminazioni liriche’ è stata un omaggio alla grande musica degno di questo nome edin cui la commistione di generi, sempre accomunati dall’alveo accogliente e immortale della lirica, ha rappresentato una novità apprezzata dal pubblicooltre che un segno di vitalità fondamentale in un periodo di difficoltà e incertezza come quello attuale».

Il programma del concerto ferragostano non sfugge all’esaltazione dell’immortalità della musica come patrimonio attraverso cui affrontare l’incertezza del domani e della sua ‘costruzione’. Lucio Deganied Enzo Ligresti(violini), Fabio Merlini(viola) e Giuseppe Barutti(violoncello) accompagneranno il pubblico all’interno diun “Sogno di una notte d’estate” esulle ali musicali di un repertorio che – passando da Vivaldi, cavallo di battaglia dei Solisti veneti, ai virtuosismi di Paganini-cela pagine rare e di grande bellezza come “La oracion del torero” op. 34di Turina. Si tratta di una breve composizione scritta nel 1925 che unisce i temi spagnoli della religiosità e della corrida in un insieme di grande bellezza, ricco di accenti francesizzanti.

Con una curiosità. Pare che l’opera nacque in un pomeriggio in cui Turina, a Madrid, notò che i toreri, prima della corrida, si recavano in una cappella a pregare. Da qui ebbe l’idea di mettere insieme l’intimismo della devozione al clamore della folla che attende lo scontro tra l’uomo e la bestia.

Notevole l’introduzione nel programma del “Divertimento K. 138” di Mozart. Composto a Salisburgo nel 1772, risente dell’influenza italiana con una chiara cantabilità melodica dei temi che, nell’Allegro iniziale, riecheggiano i modi tipici dell’Opera buffa napoletana. Notissimi i brani di Vivaldi e Tartini, nel duecentocinquantesimo della morte, scelti per questo programma, veri capolavori di virtuosismo del quale i Solisti Veneti sono massimi esecutori. A chiudere la Fantasia su “La Traviata” per violino e archi op. 50 di Antonio Bazzini.

Il modo migliore per congedarsi da un Festival che ha appena scritto la prima pagina di un avvincente romanzo in musica che è già prossimo a rivelare nuovi e affascinanti capitoli.

Per informazioni e acquisti dei biglietti on line si possono contattare l’Opera Giocosa via mail  info@operagiocosa.it oppure utilizzando il numero di telefono della biglietteria: 019.801155 – 366.6726682