Comuni di Savona: un’ordinanza condivisa per limitare l’abuso di alcolici

Il documento sottoscritto dai sindaci di Alassio, Albissola Marina, Andora, Bergeggi, Borghetto Santo Spirito, Borgio Verezzi, Celle Ligure, Ceriale, Finale Ligure, Laigueglia, Loano, Noli, Pietra Ligure, Savona e Spotorno.

Giovane e alcolici

Savona / Albenga | Da Savona città e dai comuni della riviera stop alla vendita di alcolici e superalcolici dalle 2.30 di notte fino alle 6 della mattina successiva e il divieto di vendere alcolici da asporto dalle 20 alle 6 del giorno dopo. Sono questi i principali contenuti dell’ordinanza sindacale “condivisa” con cui le principali località rivierasche della provincia di Savona hanno deciso di contrastare i diffusi e ripetuti episodi di vandalismo ed i problemi di ordine pubblico (nonché il mancato rispetto delle misure anti-Covid) registrati nell’ultimo periodo sui rispettivi territori comunali.

Il documento sottoscritto dai sindaci di Alassio, Albissola Marina, Andora, Bergeggi, Borghetto Santo Spirito, Borgio Verezzi, Celle Ligure, Ceriale, Finale Ligure, Laigueglia, Loano, Noli, Pietra Ligure, Savona e Spotorno. Ciascun Comune potrà modificare i contenuti del documento per adattarlo alle proprie necessità.

Nell’ordinanza, i sindaci notano che “il consumo non responsabile di alcool sfocia, con sempre maggiore frequenza, in episodi di inciviltà e in situazioni di degrado urbano e sociale” e, specie di notte, ciò causa problemi dal punto di vista della “tutela del territorio e della tranquillità e del diritto al riposo dei residenti”. Ne sono una conferma i numerosi casi di vandalismo e piccola criminalità verificatisi in diverse località del ponente savonese nell’ultimo periodo.

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Il consumo di alcolici su aree pubbliche non sorvegliate, tra l’altro, porta inevitabilmente alla formazione di assembramenti e dunque alla violazione delle ben note prescrizioni anti-Covid, con ovvii rischi per la salute non solo di chi fa parte di quegli assembramenti ma delle intere comunità. A ciò si aggiungono i rischi per la pubblica incolumità derivanti dalla presenza di bottiglie e lattine vuote e cocci di vetro abbandonati per la strada.

Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine e dalle varie polizie locali, l’emergere di queste problematiche è dovuto anche dall’abitudine (diffusa purtroppo anche tra i più giovani) di consumare grandi quantità di alcolici negli spazi pubblici. Le bevande vengono spesso acquistate, spesso a prezzi molto contenuti, con la formula dell’asporto presso locali e attività commerciali e poi consumate in un secondo momento.

Oltre a causare problemi di ordine pubblico, il fatto che persone sempre più giovani possano avere facilmente accesso a bevande alcoliche porta inevitabilmente a una recrudescenza del grave fenomeno dell’abuso di alcolici da parte dei minorenni. Per tutte queste ragioni, le amministrazioni dei Comuni hanno deciso di varare una ordinanza “condivisa” che si pone l’obiettivo primario di limitare il consumo di alcolici.

“Questa ordinanza condivisa è frutto del confronto avvenuto in Prefettura in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica – spiegano i sindaci – Dall’analisi delle problematiche registrate sui territori dei vari comuni è emersa la necessità di condividere un piano d’azione univoco che potesse porre un freno a quei fenomeni che, nell’ultimo periodo, hanno turbato la sicurezza dei nostri concittadini ed ospiti”.

“Questa ordinanza è il risultato di questo lavoro condiviso, portato avanti dalle nostre amministrazioni e dai comandi di polizia locale, che sono costantemente in contatto con le varie forze dell’ordine operanti sul territorio. Ciascun Comune potrà modificare i contenuti del documento per adattarlo alle proprie necessità specifiche, ma è per noi un risultato di grande rilievo essere riusciti a coagulare le varie sensibilità territoriali in un documento condiviso di questo genere.”

Nel dettaglio, il documento stabilisce che fino al 31 agosto sui territori dei Comuni rivieraschi che applicheranno l’ordinanza sarà vietata la somministrazione di alcolici e superalcolici dalle 2.30 alle 6 del mattino. Inoltre, agli esercenti è fatto divieto di vendere per asporto bevande alcoliche e superalcoliche e altre bevande in bottiglia, bicchieri o altri contenitori di vetro e metallici dalle 20 alle 6 del mattino del giorno successivo. Tale misura riguarda i gestori di attività commerciali fisse o su aree pubbliche, laboratori artigianali, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, circoli privati (ma non se la vendita è riservata ai soli soci), market, distributori automatici e attività similari. Nella stessa fascia oraria è vietato consumare, su aree pubbliche, bevande in contenitori di vetro o metallo.

Nella medesima fascia oraria sono consentiti la somministrazione e il consumo di bevande non alcoliche all’interno dei locali compresi i dehor, i plateatici e le aree antistanti i pubblici esercizi. Chi sarà sorpreso a violare l’ordinanza rischia una multa pecuniaria di importo compreso tra 100 e 500 euro, oltre all’obbligo di ripulire il luogo in cui la violazione è avvenuta qualora sia necessario.