Liguria, Linea Condivisa: “Scorte DPI, la Regione sia pronta per un ritorno del covid in autunno”

Pastorino e Battistini

Genova | Il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, vicepresidente della commissione sanità, e il vicecapogruppo Francesco Battistini hanno sollecitato Regione Liguria affinché “si faccia trovare pronta a un’eventuale recrudescenza del covid in autunno, assicurando da subito un adeguato approvvigionamento di DPI per il personale sanitario”. I consiglieri regionali Pastorino e Battistini questa mattina hanno reiterato l’istanza con una lettera indirizzata all’assessore Viale e al commissario straordinario di Alisa Locatelli. 

«La nostra precedente richiesta, risalente al 13 luglio scorso, non ha ottenuto risposta. Siamo molto preoccupati» dichiarano Pastorino e Battistini: «La “retorica degli eroi” della giunta Toti, applicata al personale sanitario secondo convenienza, si conferma strumentale e pretestuosa, se proprio questi lavoratori non sanno cosa si stia facendo per garantire loro scorte di DPI sufficienti ad affrontare un ritorno del virus. Sia il comparto sanitario sia, in generale, la popolazione devono essere tutelati al massimo delle possibilità che la Regione può offrire. In tutta Europa si registrano nuovi focolai: ciò confermerebbe l’ipotesi di una seconda ondata. Rimane dunque la nostra domanda: Regione Liguria è in grado di far fronte alle occorrenze di un’eventualità del genere? Possiamo assicurarlo al personale sanitario negli ospedali? A quei medici, infermieri, tecnici e oss che hanno pagato con un prezzo durissimo la carenza di DPI nella prima fase della pandemia?».

«Lo possiamo garantire ai medici di famiglia e ai medici di continuità assistenziale, che in numerosi distretti continuano a incontrare difficoltà molto evidenti? E infine, siamo in grado di assicurarlo alle pubbliche assistenze, che nei mesi dell’emergenza si sono confermate uno strumento indispensabile per il cittadino? Attendiamo riscontri da Viale e Locatelli – aggiungono i consiglieri di Linea Condivisa -. Perché al di là delle questioni elettorali, queste sono domande legittime, cui un’amministrazione lungimirante dovrebbe dare una risposta, senza se e senza ma. Il primo impatto del coronavirus ha colto il Paese impreparato; da qui le vastissime polemiche sulla carenza dei DPI e su tutto ciò che ne è conseguito. Impossibile pensare di commettere nuovamente gli stessi errori». 

Pubblicità