Savona, “Contaminazioni liriche/Festival 20.20”: si apre il sipario

Con un flash mob e “L'Ammalato immaginario” di Leonardo Vinci, l'Opera Giocosa inaugura la prima rassegna cittadina dedicata alla grande musica coniugando fantasia e storia. Un viaggio che va dal teatro Chiabrera al Priamar.

campanella e peirone

Savona | Comincia con un flash mob e tanto divertimento – in sicurezza e nel massimo rispetto delle norme anti covid – l’estate dell’Opera Giocosa di Savona. L’ente lirico di tradizione aprirà idealmente il sipario di “Contaminazioni liriche/Festival20.20” ripartendo dalla propria ‘casa’ di elezione, il teatro Chiabrera davanti a cui (alle 21.30, orario che sarà comune a tutte le rappresentazioni che si terranno fino a Ferragosto sul Priamar) si terrà giovedì 30 luglio un flash mob ricco di sorprese.

Sarà il ponte con l’inizio del primo festival della grande musica nato nella città della Torretta che, da sabato 1 agosto, aprirà il cartellone con “L’Ammalato immaginario” di Leonardo Vinci. Il titolo – che è una coproduzione con la Fondazione Teatro Coccia di Novara – esprime lo spirito che caratterizza quanto l’Opera Giocosa sta portando avanti da tempo, unendo insieme cultura, tradizione e innovazione. Le risorse migliori per scongiurare i periodi difficili come quello che stiamo vivendo.

«L’Ammalato immaginario è un’opera che va in scena per la prima volta a Savona sottolinea Giovanni Di Stefano, presidente e direttore artistico dell’Opera Giocosa – teniamo particolarmente ad offrire alla città opere rare e repechages a cui viene trasmessa una linfa vitale nuova e capace di creare ponti tra le generazioni. Con una curiosità. Sarà la prima volta davanti al pubblico savonese anche per un attore di teatro affermato e conosciuto in tutta Italia come Giorgio Scaramuzzino. Pur essendo savonese di nascita e di residenza, non ha mai recitato nella sua città».

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Non sarà solo in questo ‘viaggio’ teatrale. Sul palcoscenico, infatti, ci saranno anche due beniamini del pubblico come Linda Campanella e Matteo Peirone, che si avvaleranno della partecipazione di un attore delle capacità di Giorgio Scaramuzzino e di Massimo Piccioli che dirigerà l’Orchestra Sinfonica di Savona con Francesco Loi al flauto, a cui è affidato un piccolo concerto per flauto interno all’Intermezzo che, in questo caso come in altre regie di Matteo Peirone, si avvale della tecnica dell’Aria da baule, ovvero della possibilità di incastonare materiale “altro” nel titolo, secondo l’uso dell’epoca di riferimento, il ‘700.

Quasi programmatica la scelta di aprire “Contaminazioni liriche” con un’opera di Leonardo Vinci (Strongoli, 1696-Napoli, 1730). Tra i massimi esponenti della scuola musicale napoletana e autore di opere buffe, serie, pasticci e con un ricco catalogo di musica sacra, Vinci si distinse per la spiccata vena melodica (un tratto tipico della tradizione partenopea) dando vita ad opere che catturano tutt’oggi lo spettatore per la varietà e completezza dei temi proposti e che lo imposero come una novità assoluta non soltanto nel panorama teatrale napoletano dell’epoca ma pure come un innovatore assoluto capace di coniugare la propria vocazione di autore di commedie per musica in lingua napoletana alla produzione di drammi in cui – appunto attraverso gli intermezzi – espresse gran parte della propria vis comica.

Non sfugge a simili dinamiche “L’Ammalato immaginario” o “Erighetta e Don Chilone” che, formato da una serie di tre Intermezzi eseguiti tra gli atti di L’Ermelinda su libretto di Antonio Salvi, andò in scena per la prima volta nel Teatro di San Bartolomeo a Napoli il 4 novembre 1726. Dalle chiare ascendenze molieriane “L’Ammalato immaginario”, esprime al meglio le capacità di Vinci e si presta alla altrettanto scintillante verve dei protagonisti. Tutto ruota intorno ad Erighetta, una giovane e “vivace” vedovella che vuole risposarsi perché le manca tanto un marito da trattare male. Adocchia per questo Don Chilone, un maturo signore ipocondriaco. Travestendosi da medico, la scaltra donna lo raggira consigliandogli il matrimonio come unico rimedio salvifico per evitare la morte. Il resto sarà tutto un caleidoscopio di gag, musica e talento che renderà il primo appuntamento del Festival un evento da non perdere.

Sarà grande anche la seconda serata di “Contaminazioni liriche/Festival 20.20” che lunedì 3 agosto vedrà protagonisti il Quartetto di Cremona insieme al mezzosoprano Anna Maria Chiuri. Un incontro felice tra artisti protagonisti del nostro tempo. A chiudere il primo trittico di spettacoli penseranno poi due bassi di fama internazionale come Simone Alberghini e Paolo Bordogna che, mercoledì 5 agosto (sempre sul Priamar con l’orario consueto delle 21.30) daranno vita ad un “Match buffo” in cui il pianista Gianluca Ascheri si ritroverà a fare da arbitro imparziale e impegnatissimo a fronteggiare la verve di questi due super assi del bel canto.

Per informazioni e acquisti dei biglietti on line si possono contattare l’Opera Giocosa via mail info@operagiocosa.it oppure utilizzando il numero di telefono della biglietteria: 019.801155 – 366.6726682