Autostrade, Consiglio dei Ministri apre la via per la transazione. I commenti in Regione Liguria

La proposta prevede specifici punti qualificanti riguardo alla transazione e al futuro assetto societario del concessionario.

Giuseppe Conte - presidente consiglio

Roma / Genova | Si è concluso oggi all’alba, poco dopo le 5, il Consiglio dei Ministri. Tra i punti più caldi c’era naturalmente la questione autostrade. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli ha svolto un’informativa sullo stato di definizione della procedura di grave inadempimento nei confronti di Autostrade per l’Italia S.p.a. (ASPI), nella quale sono state esposte le possibili alternative sulla definizione della vicenda.

Durante la riunione, sono state trasmesse da parte di ASPI due nuove proposte transattive, riguardanti, rispettivamente, un nuovo assetto societario di ASPI e nuovi contenuti per la definizione transattiva della controversia. Considerato il loro contenuto, il Consiglio dei Ministri ha ritenuto di avviare l’iter previsto dalla legge per la formale definizione della transazione, fermo restando che la rinuncia alla revoca potrà avvenire solo in caso di completamento dell’accordo transattivo.

La proposta prevede specifici punti qualificanti riguardo alla transazione e al futuro assetto societario del concessionario.

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Punti relativi alla transazione

  • Misure compensative ad esclusivo carico di ASPI per il complessivo importo di 3,4 miliardi di euro;
  • riscrittura delle clausole della convenzione al fine di adeguarle all’articolo 35 del decreto-legge “Milleproroghe” (decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162); 
  • rafforzamento del sistema dei controlli a carico del concessionario;
  • aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni da parte del concessionario;
  • rinuncia a tutti i giudizi promossi in relazione alle attività di ricostruzione del ponte Morandi, al sistema tariffario, compresi i giudizi promossi avverso le delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) e i ricorsi per contestare la legittimità dell’art. 35 del decreto-legge “Milleproroghe”;
  • accettazione della disciplina tariffaria introdotta dall’ART con una significativa moderazione della dinamica tariffaria.

Punti relativi all’assetto societario del concessionario

  • In vista della realizzazione di un rilevantissimo piano di manutenzione e investimenti, contenuto nella stessa proposta transattiva, Atlantia S.p.a. e ASPI si sono impegnate a garantire:
  • l’immediato passaggio del controllo di ASPI a un soggetto a partecipazione statale (Cassa depositi e prestiti – CDP), attraverso:
  • la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato da parte di CDP;
  • l’acquisto di quote partecipative da parte di investitori istituzionali;
  • la cessione diretta di azioni ASPI a investitori istituzionali di gradimento di CDP, con l’impegno da parte di Atlantia a non destinare in alcun modo tali risorse alla distribuzione di dividendi;
  • la scissione proporzionale di Atlantia, con l’uscita di ASPI dal perimetro di Atlantia e la contestuale quotazione di ASPI in Borsa. Gli azionisti di Atlantia valuteranno la smobilizzazione delle quote di ASPI, con conseguente aumento del flottante.

In alternativa, Atlantia ha offerto la disponibilità a cedere direttamente l’intera partecipazione in ASPI, pari all’88%, a CDP e a investitori istituzionali di suo gradimento.

I COMMENTI IN REGIONE LIGURIA

PRESIDENTE REGIONE LIGURIA TOTI: “STATO ENTRA CON SOCI PRIVATI IN ASPI? UN GIOCO A SPESE DI LIGURI E ITALIANI”. Genova | “Autostrade, tanto rumore per nulla. Anzi, molto peggio, rumore a spese degli italiani. Non solo non si sono ritirate le concessioni ma ora lo Stato entra con i soci privati (i tanto odiati Benetton) in Aspi. Cosa vuol dire? Che oltre a stare in coda gli italiani, e soprattutto i liguri, pagheranno pure il conto dei cantieri con i loro risparmi e le loro tasse. E magari, sia pur ridotto, ai soci andrà anche un risarcimento. Il gioco non cambia, le regole neppure: cambia solo che ci costa qualcosa. E non poco credo. Tanto qui, anche stamani siamo in coda, a senso unico alternato” sono le prime esternazioni informali diffuse sui suoi canali social dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.

TOSI (M5S): “FINALMENTE, DA AUTOSTRADE, FUORI I RESPONSABILI DEL CROLLO DEL MORANDI E DEI DISAGI ODIERNI, FRUTTO DI ANNI DI NEGLIGENZA”. Genova | “L’avevamo promesso sulle macerie del Morandi, guardando negli occhi le famiglie delle 43 vittime: abbiamo mantenuto la parola data, senza vacillare e senza mai compiere acrobazie mediatiche. Il Governo, grazie al premier Conte e al MoVimento 5 Stelle, mette fuori i Benetton dalla gestione della società Autostrade. Oggi, dopo una lunga notte in CdM, vincono i cittadini, vince l’Italia. E perde il capitalismo di chi ha voluto macinare guadagni a scapito della sicurezza”, dichiara il capogruppo regionale M5S Fabio Tosi. “Dopo l’entrata di Cassa e Depositi e Prestiti come azionista di maggioranza di Autostrade per l’Italia, chi si è reso responsabile di una delle più grandi tragedie della storia italiana non sarà più rappresentato nel Cda dell’azienda e perderà il comando del gruppo che racchiude sei concessionarie autostradali e controlla 3mila chilometri di autostrade”.

“Benché ci sia chi dice che a pagare saranno gli italiani, lo scenario è ben altro: Aspi pagherà risarcimenti miliardari a Genova e a tutti gli italiani per le sue scelte colpevoli; quando Aspi avrà pagato il conto in termini di mancati investimenti, sarà lo Stato a garantire sviluppo, manutenzione e sicurezza sulla rete autostradale; viaggiare sulle autostrade costerà di meno. E poi: le autostrade tornano a essere dei cittadini e non di un gruppo che è stato solo capace di lucrare. Con buona pace di chi, sotto sotto e nonostante i proclami, voleva mantenere lo status quo. Quanto deciso questa notte a Roma è una vittoria dello Stato e di tutti i cittadini” conclude Tosi.

VOLPI (M5S): “LA NOTIZIA CHE ASPETTAVAMO: ASPI SARÀ UNA PUBLIC COMPANY”. Genova | “Quella di oggi è una data storica: i Benetton sono stati inchiodati alle loro responsabilità. Ci sono voluti due anni, è vero, ma una decisione di questa portata non poteva essere presa senza aver ponderato tutti gli scenari. Ma finalmente ci siamo: il gruppo Benetton, che con Atlantia era proprietario di Autostrade per l’Italia, dovrà accettare le condizioni imposte dal Governo lasciando il controllo di Aspi e riducendo, in tempi brevi, la propria quota azionaria a una presenza marginale”, dichiara la deputata M5S Leda Volpi commentando l’accordo su Autostrade per l’Italia. “L’intesa, che passa dall’ingresso di Cdp con il 51%, che sarà dunque azionista di maggioranza, renderà di fatto Autostrade per l’Italia una public company. Il comando del gruppo che racchiude sei concessionarie autostradali e controlla 3mila chilometri di autostrade torna in mano allo Stato, dunque in mano ai cittadini come auspicato da più parti. È un passo importante, che non solo presenta il conto a chi in questi decenni ha lucrato senza investire nella sicurezza della nostra rete autostradale, ma che permetterà anche ai cittadini di usufruire della rete spendendo meno. Abbiamo mantenuto la parola data”.