Genova / Roma | Il Ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, ha illustrato al Consiglio dei Ministri lo schema del Programma Nazionale di Riforma 2020 (PNR).
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Il Piano delinea le politiche che il Governo intende adottare nel triennio 2021-23 per il rilancio della crescita, l’innovazione, la sostenibilità, l’inclusione sociale e la coesione territoriale, nel nuovo scenario determinato dal Coronavirus. Il documento traccia le linee essenziali del Programma di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan) che il Governo metterà a punto dopo l’adozione dello Strumento Europeo per la Ripresa (“Next Generation EU”).
Lo schema è costruito intorno a tre linee strategiche: modernizzazione del Paese; transizione ecologica; inclusione sociale e territoriale e parità di genere. Per il perseguimento di questi obiettivi, il Governo intende fare leva su una serie di strumenti da dispiegare nel corso del prossimo triennio, tra i quali:
- il rilancio degli investimenti pubblici, con l’obiettivo di portarli stabilmente sopra il 3% del PIL, concentrandosi su diverse aree di intervento, tra cui: lo sviluppo delle reti di telecomunicazione e di trasporto, la green economy, la protezione dell’ambiente, l’attenuazione dei rischi idrogeologici e sismici; la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e dell’istruzione;
- l’aumento delle spese per l’istruzione, la ricerca e lo sviluppo, puntando a incrementare la spesa pubblica per la ricerca e per l’istruzione di 0,4 punti percentuali di PIL nei prossimi tre anni;
- il rilancio degli investimenti privati, con diversi obiettivi: promuovere l’innovazione, favorire il consolidamento patrimoniale delle aziende, aumentare gli investimenti nell’economia reale, favorire la crescita dimensionale, incentivare il trasferimento o la riorganizzazione in Italia di attività svolte all’estero;
- interventi per il rilancio di importanti filiere e settori produttivi, come il settore sanitario, l’auto e la componentistica, il turismo e lo spettacolo, l’edilizia, la produzione di energia, la siderurgia;
- riforme volte a rafforzare la competitività dell’economia e a migliorare l’equità, l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale. Tra queste: una amministrazione della giustizia più moderna e più efficiente; interventi sul sistema dell’istruzione, per una maggiore inclusione, più alti livelli di conseguimento educativo, e per ridurre il disallineamento fra le qualifiche richieste dalle imprese e quelle disponibili. Inoltre, una riforma tributaria che migliori l’equità e l’efficienza, riduca le aliquote effettive sui redditi da lavoro e aumenti la propensione delle imprese ad investire e a creare reddito e occupazione.