Autostrade Liguria, Toti replica a Pd: “vergognosa campagna elettorale sulla pelle dei liguri”

“Il piano predisposto dal ministero per la messa in sicurezza delle tratte sta paralizzando il nostro territorio e non è stato condiviso con Regione e Comuni."

Giovanni Toti ai microfoni

Genova | Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti risponde alle accuse del Partito Democratico sul caos autostrade. A suo dire, “un Partito Democratico vergognoso fa campagna elettorale sulla pelle dei liguri, accusando la Regione dei pesantissimi disagi che da giorni si registrano sulle autostrade. E lo fa solo ed esclusivamente per cercare, in modo raffazzonato e inefficace, di nascondere la totale e ormai manifesta incapacità del loro ministro De Micheli di affrontare la situazione, visto che, purtroppo, il ministero è l’unico soggetto ad avere competenza sulle concessioni autostradali. Lo stesso ministro che oggi ha preferito andare a inaugurare una pista ciclabile piuttosto che venire in Regione e sedersi al tavolo che chiediamo da mesi”.


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“Il piano predisposto dal ministero per la messa in sicurezza delle tratte sta paralizzando il nostro territorio – aggiunge Toti – e non è stato condiviso con Regione e Comuni. Nonostante questo, fin dal primo giorno abbiamo convocato autostrade ottenendo, almeno, l’esenzione dai pedaggi e l’apertura dei cantieri h24, 7 giorni su 7, per accelerare gli interventi. Per evitare tutto questo sarebbe bastato programmare i cantieri nei tre mesi di lockdown, ad autostrade sgombre senza creare alcun disagio. Al contrario, nulla è stato fatto, nonostante le reiterate e quotidiane richieste da parte nostra”.

“Lo abbiamo già detto e non ci stancheremo di ripeterlo: di fronte a questa manifesta e assoluta incapacità – prosegue il presidente di Regione Liguria – il ministero affidi le concessioni alle Regioni. Come Liguria siamo pronti fin da oggi a farcene carico: abbiamo dimostrato nei fatti di saper costruire un ponte in meno di due anni, certamente sapremo fare meglio di chi in questi mesi non ha mosso un dito”, conclude Toti.

Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti è tornato sull’argomento anche al termine della riunione con i vertici di autostrade e il commissario incaricato dal ministero delle Infrastrutture Migliorino, insieme anche al sindaco e presidente di Anci Liguria Bucci e alla Camera di Commercio.

“Anche oggi si sono verificati seri disagi sulla rete autostradale ligure. Come istituzioni stiamo continuando a ribadire in modo compatto che non si può barattare la sicurezza con la sopravvivenza di un territorio, né si può pensare di recuperare 20 anni di incuria, imperizia e ritardi in poche settimane, provocando un danno certo alla Liguria che sta ripartendo lentamente in tutte le sue attività legate al porto, al turismo e agli altri settori strategici. Non è accettabile il rimpallo di responsabilità tra il Mit e Aspi, che sono i nostri interlocutori, su un piano che ad oggi è inapplicabile senza un gigantesco danno per nostra comunità”.

“I nostri interlocutori – ha ribadi to Toti – sono Aspi e il ministero: né Regione né il Comune né tantomeno la Camera di Commercio hanno titolo su un programma di lavori che non possiamo accettare perché mette in seria difficoltà tutto il territorio e, nel mettere in sicurezza le gallerie, rende più insicure le nostre autostrade con una serie infinita di cantieri. Abbiamo ribadito che per noi resta valido il piano che prevede la fine dei cantieri nel mese di giugno con l’apertura di doppie corsie per senso di marcia su tutte le tratta a partire da luglio, per un parziale ritorno alla normalità. Per questo abbiamo chiesto ad Autostrade che i cantieri di verifica, per lo smontaggio delle onduline, siano spalmati nel tempo ed effettuati solo di notte con la riapertura dei tratti al mattino, sotto la vigilanza del Mit. Ci aspettiamo nelle prossime ore che il piano sia ridefinito dal Mit e dalla concessionaria e quindi applicato”.

Per il presidente Toti “null’altro sarebbe tollerabile per quanto ci riguarda: il piano di messa in sicurezza – afferma – non può penalizzare oltre una regione che è già stata penalizzata dalla tragedia di ponte Morandi, con tutto il dolore e i disagi che ha determinato. Da presidente di Regione non mi interessano le responsabilità precedenti: saranno altri soggetti ad accertare ritardi e mancanze. Oggi mi interessa trovare soluzioni. Dopo un lungo e franco confronto, il piano che abbiamo abbozzato oggi è l’unico accettabile, considerato i molti danni che i disagi hanno già provocato al nostro territorio. Ci aspettiamo che venga definito dal ministero e dal concessionario entro le prossime ore: altrimenti siamo pronti a tutelare la nostra regione in ogni sede e con ogni mezzo possibile”, conclude il presidente.