Genova / Milano | “’Armati’ di megafoni e striscioni abbiamo fatto parlare il cuore” ma “è solo l’inizio della nostra battaglia” dice Antonio De Palma, presidente del sindacato “Nursing Up” che dopo i flash mob organizzati dagli attivisti in varie città – tra le quali Savona, Torino, Milano, Rimini e Genova – sta ora organizzando per i primi giorni di luglio una nuova manifestazione collettiva a Milano, “permessi ed autorizzazioni permettendo”. “I cartelloni tra le mani dei colleghi durante i flash mob lo dicono chiaramente: ‘Vogliamo rispetto e lo vogliamo adesso’”, così come chi ha “urlato a gran voce lo slogan ‘Maipiucomeprima’. Lo chiedono quelli che a Genova, a Torino o a Milano hanno voltato le spalle verso i palazzi del potere sollevando cartelli con sopra scritto ‘vogliamo rispetto'”.
Sfrondato da una dramatizzata retorica populista, pessimo linguaggio dei tempi, il sindacato autonomo della categoria infermieristica avanza comunque alcune concrete e precise rivendicazioni economiche e professionali che trovano una base comune anche con altre rappresentanze sindacali del comparto sanitario. Lo ricorda lo stesso presidente del “Nursing Up”, Antonio De Palma: “Le nostre legittime rivendicazioni contrattuali, la richiesta di un trattamento economico consono all’impegno profuso sul campo ben prima del Covid (i nostri sono tra gli stipendi più bassi d’Europa), e poi ancora il riconoscimento della malattia professionale, l’adeguamento degli organici, l’aggiornamento e la formazione, senza dimenticare i ruoli chiave per l’immediato futuro come quello dell’infermiere di famiglia e ancora l’impegno per fermare sul nascere la violenza e le aggressioni negli ospedali ai nostri danni: queste sono solo alcune delle ragioni che spingono gli infermieri a scendere in strada. Peraltro, le nostre richieste coincidono in maniera speculare con l’elenco di richieste che la FNOPI (Federazione Ordini Professioni Infermieristiche) ha indirizzato al Governo pochi giorni fa: quindi siamo convinti di poter contare anche sul loro sostegno.” (effe)