Consiglio Regione Liguria: polemiche per assenza dell’assessore Viale e seduta sospesa

ula Consiglio Regione Liguria

Genova | Inizio polemico per la seduda di oggi del Consiglio regionale che ha iniziato nuovamente a riunirsi in aula. I consiglieri dei gruppi di opposizione Giovanni Lunardon e Giovanni Barbagallo del Pd, Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Fabio Tosi (Mov5Stelle) e Alice Salvatore (ilBuonsenso) hanno polemizzato, subito dopo l’avvio della seduta, per l’assenza dell’assessore alla sanità Sonia Viale, impegnata in altri appuntamenti istituzionali, rilevando che la maggioranza delle iniziative consigliari inserite nell’ordine del giorno, che riguardano l’emergenza Covid 19, non avrebbero quindi potuto avere risposta nella seduta odierna.


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Lilli Lauro (Cambiamo con Toti Presidente) ha replicato ai consiglieri di minoranza ricordando l’assidua presenza nelle precedenti sedute dell’assessore Viale e ha ribadito l’impegno di tutta la giunta. Sergio Rossetti (Pd) ha criticato anche l’assenza del presidente della giunta Giovanni Toti. Paolo Ardenti (Lega Nord Liguria-Salvini) ha sottolineato la presenza in aula di altri sei assessori che potranno rispondere, per le materie di competenza, alle interrogazioni dei consiglieri. Angelo Vaccarezza (Cambiamo) ha replicato alle critiche sottolineando il lavoro compiuto dalla giunta. Andrea Costa (Liguria Popolare) ha ricordato che il Consiglio regionale e le Commissioni, anche in videoconferenza, non hanno interrotto le proprie attività. Franco Senarega (Lega Nord Liguria Salvini) ha rilevato che l’assenza di Viale non pregiudica i lavori del Consiglio. Valter Ferrando (Italia Viva) ha chiesto che non si adottino misure a rischio per la salute pubblica.

La seduta è stata poi sospesa per consentire la sanificazione dell’aula, prevista dalle misure in programma per limitare i rischi di contagio e, contemporaneamente, per verificare la possibilità di un incontro all’esterno, e in condizioni di sicurezza, fra una delegazione di consiglieri e i rappresentanti delle agenzie di viaggio e degli operatori turistici.

A margine del Consiglio i quattro gruppi di minoranza (Gruppo Partito Democratico in Regione Liguria; Gruppo Movimento 5 Stelle Regione Liguria; Gruppo Linea Condivisa Regione Liguria; Gruppo Italia Viva Regione Liguria) sono poi ritornati sulla polemica con una nota congiunta. «Il Consiglio regionale – si legge nella nota –, dopo le nostre richieste, è tornato finalmente a riunirsi dal vivo, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Ma la seduta di oggi rischia di essere una farsa, visto che l’assessore alla Sanità e vicepresidente della Giunta Sonia Viale, a cui erano indirizzate ben 44 interrogazioni (i due terzi del totale), oggi non è in aula per “impegni istituzionali”. Abbiamo chiesto al presidente del Consiglio Piana di specificare quali fossero tali impegni e ci è stato risposto che l’assessore era occupata con una serie di incontri con i sindacati e le commissioni Salute e Welfare del Comune. Naturalmente tutti faccia a faccia organizzati in un giorno di Consiglio regionale. Un comportamento del tutto irrispettoso non solo dell’aula, ma anche dei cittadini». «Anche il presidente Toti – proseguono i consiglieri – , che questa mattina, durante il Consiglio, è stato ospite di un programma televisivo e ha partecipato a una conferenza stampa a Palazzo Tursi, non si è presentato in aula. Eppure è stato proprio Toti ha scrivere una lettera a tutti i consiglieri regionali chiedendogli di partecipare a questo Consiglio, come se in questi mesi di lockdown non avessimo svolto il nostro compito fino in fondo. Poi però Toti è il primo a non presentarsi in aula, per partecipare ad appuntamenti meramente propagandistici. Chiederemo alla Corte dei Conti se questo comportamento è regolare o no. A Toti e Viale, in realtà, non importa nulla del Consiglio regionale. Vogliono solo dare una parvenza di normalità per questioni meramente comunicative e politiche. Un comportamento scandaloso, dopo mesi in cui ai gruppi di opposizione sono stati negati molti diritti come l’accesso agli atti, la risposta alle interrogazioni – nonostante l’impegno, preso dagli assessore, di rispondere entro 10 giorni – e le delibere di Giunta. Il presidente Toti si è ancora una volta dimostrato sprovvisto di cultura istituzionale» concludono i consiglieri regionali.